In questa particolare giornata, molti sono gli incontri che si susseguono per trattare lo spinoso tema della violenza sulle donne. Ma l’originale conferenza spettacolo a cui ho partecipato ieri, dal titolo “Violenza Infinita…La donna nella Storia tra Amore e Tragoedia”, ideata dall’attore e regista Agostino De Angelis, ha offerto una riflessione profonda che ha portato il numeroso e attento pubblico a una sincera commozione. L’evento è stato promosso dal Comune di Fiumicino con l’organizzazione dell’Associazione Donne per la Sicurezza in collaborazione con l’Associazione ArcheoTheatron. L’Aula Consiliare, solitamente teatro di incontri formali, si è trasformata in un ambiente carico di eleganza e di stile e, grazie al sapiente allestimento, ha offerto la cornice ideale allo svolgimento della manifestazione. In una sala gremita e nel corale e profondo sentimento, abbiamo indagato il mondo infranto di chi subisce violenza, percorrendo l’orribile sentiero che segna in modo indelebile per tutta la vita. E questo insieme a figure istituzionali e rappresentative delle associazioni che seguono fattivamente il problema della violenza sulle donne, e ai professionisti del settore, che con i loro interventi hanno descritto ciò con cui vengono a contatto nello svolgimento del proprio impegno. Ma ciò che ha raggiunto in profondità gli animi, facendo provare lo smarrimento delle vittime indifese, è stata l’interpretazione e la recitazione di alcuni brani da parte dell’attore Agostino De Angelis, qualcosa che è andata ben oltre la semplice lettura di alcune pagine. Un silenzio assoluto e attento ha seguito la sua voce, mentre riusciva a immedesimarsi e interpretare l’anima delle vittime e la crudeltà dei carnefici. Uno spettacolo indimenticabile, a cui si sono aggiunte le delicate danze curate da Paola Pagano di due giovani ballerine, Livia Antonini e Flavia Paloni e la musica dal vivo alla chitarra di Giuseppe Aurelio dell’Accademia MTDA di Fiumicino.
Tra i pezzi rappresentati dall’attore, anche un brano tratto dal mio “Una morte sola non basta” (Del Vecchio Editore), che racconta della forma più abietta di crudeltà, la violenza domestica esercitata sui minori, sia fisica che psicologica. Il romanzo, presentato anche alla Biblioteca della Camera dei Deputati e in catalogo in edizione italiana nelle biblioteche di prestigiose università statunitensi, focalizza il tema della violenza attraverso le trasformazioni della società italiana. Dalla semplicità degli anni Cinquanta, al boom economico dei Sessanta, fino alle contraddizioni degli anni Settanta, Michela e Ilaria, sono accompagnate nel loro sventurato cammino e nella loro crescita, fino all’incontro e allo scoccare di una profonda amicizia nella quale ognuna cercherà il reciproco riscatto, in un finale imprevedibile. Due piccole vittime in un mondo a noi vicino, ma ancora non abbastanza sensibile al disagio infantile. Il 7 p.v. dicembre, alle ore 16:00, il romanzo sarà protagonista di un evento presso lo stand della Del Vecchio Editore, alla Fiera Piùlibripiùliberi di Roma.




Essere presente ieri è stato importante per me, come donna e come scrittrice, perché di violenza, in tutte le forme nelle quali essa si manifesta, ho parlato in molti dei miei lavori, come ad esempio Nessun segno sulla neve, Quelle strane ragazze, Delitti negati nei sacri sotterranei e anche nel recentissimo Delitti sommersi. Un impegno che è stato gratificato con il Premio Women Arts Week 2022, che mi è stato consegnato proprio nella giornata dedicata alla donna, l’8 marzo.

https://danielaalibrandi.com/2020/01/05/634-dove-acquistare-una-morte-sola-non-basta/











































