Quando una recensione penetra la trama:
“Ritorna con una doppia indagine il commissario Riccardo Rosco, già protagonista di altri romanzi di Daniela Alibrandi.
La prima riguarda un cosiddetto cold case che il poliziotto decide di approfondire durante “l’esilio punitivo” presso il commissariato in chiusura di un comune del reatino, al quale è stato costretto a causa di un errore che ha commesso nella gestione della sua ultima inchiesta.
Ed è così che, senza mezzi adeguati e con l’aiuto del solo appuntato Mastraldi prossimo alla pensione, Rosco riesce a comprendere la dinamica di un omicidio avvenuto trent’anni prima e a individuare chi l’ha commesso.
Intanto che investiga, il commissario freme per ritornare nel suo ufficio romano, nella cui zona di competenza ricade anche Borgo Pio, un rione confinante con le Mura Vaticane, funestato nel periodo natalizio da orrendi delitti.
Crimini sui quali Rosco, per una somma di circostanze, si ritrova a indagare, facendo emergere contesti di malaffare e situazioni orribili nelle quali sono coinvolte figure laiche e religiose insospettabili.
Una vicenda dai risvolti inquietanti e pericolosissima per la stessa vita del commissario, che s’intreccia con il rapporto nascente tra lui e la bella Marilena, che sta vivendo un momento coniugale particolarmente delicato e rischioso.
La storia, scandita costantemente da un’angosciante voce fuori campo, è caratterizzata da una narrazione incalzante e carica di suspense, in cui il bene e il male si confrontano fino alle estreme conseguenze.
Nel complesso, Delitti negati nei sacri sotterranei è un libro avvincente, connotato da un plot giallo ben equilibrato e da un epilogo non scontato, che mi sento di suggerire di leggere.”