ARTICOLI LIBERA-MENTE, LE NEWS

Femminicidio, ecco cosa ne penso…


Omicidio di una donna, una femmina. Fa impressione l’idea che un essere tanto complesso e determinante, come è la donna in molte culture presenti e passate, sia stato schiacciato, ucciso, eliminato come fosse un insetto che ha dato fastidio. E non ha importanza se è stata capace di ospitare e custodire la vita nel suo corpo, se ha amato e protetto il proprio ambiente con le sue intuizioni e con il suo infaticabile lavoro. Alla fine ha dato fastidio ed è per questo che è stata uccisa. Forse aveva smesso di amare, illudendosi di essere una persona libera, o più semplicemente era cresciuta e non si vedeva più in sintonia con tutto ciò che la circondava. La sua determinazione è stata interpretata come un insulto, la sua voglia di emancipazione e la ricerca di libertà sono state un’offesa punibile sì, ma solo con la morte. Per fortuna gli uomini non sono tutti uguali e non è giusto generalizzare, ma quelli che arrivano a tanto non si pentono. Anche se chiusi in gabbia il loro pensiero vola solo a quell’ultimo istante nel quale, con il loro drammatico gesto finale, hanno dimostrato qual era la vera essenza del loro amore, quel malsano senso di possesso, la naturale inclinazione alla prevaricazione. Sentimenti che non si placano, neanche se sono chiusi in una cella. Mi sembra di vederlo quel guizzo soddisfatto, un sorriso mal celato mentre guardano il mondo attraverso le sbarre e, nella loro mente, scorrono con intimo compiacimento le immagini di quegli occhi sbarrati che chiedono pietà, di quella femmina che nell’ultimo alito di vita ha ascoltato solo il sibilo delle loro parole: “Tu sei mia e non te ne vai!”

Questo pezzo è tratto dall’articolo che ho scritto per Oubliettemagazine di cui vi metto di seguito il link

Nel brano, che vi invito a leggere, ho cercato di analizzare e definire i termini, il cui significato può cambiare il mondo: Femmina, Femminismo, Femminicidio, Educazione Sentimentale. Del resto nei miei libri affronto spesso questo scottante argomento… “Una morte sola non basta”, Nessun segno sulla neve”, “I Delitti Negati”, “Quelle strane ragazze”, etc..

http://oubliettemagazine.com/2017/11/01/donne-contro-il-femminicidio-30-le-parole-che-cambiano-il-mondo-con-daniela-alibrandi/

Donne contro il Femminicidio #30: le parole che cambiano il mondo con Daniela Alibrandi

 

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LE NEWS

Quando un libro non smette mai di entusiasmare!


Il 15 giugno scorso il mio primo libro “Nessun segno sulla neve”(Nuova Edizione), rieditato da Edizioni Universo nel 2015, era di nuovo tra i Best Sellers di Amazon Italia. La prova che questo libro dalle mille sfumature non smette mai di entusiasmare. Scelto dal Comune di Roma nel 2012 per un evento culturale nell’ambito dell’Estate Romana è stato presentato nei giardini di Castel Sant’Angelo. Il maestro Maio ha accompagnato l’evento, suonando al pianoforte le musiche  nominate nel romanzo, figlie del ’68, Don’t Let Me Down dei Beatles, The Sound of Silence di Simon & Garfunkel e molte altre, riproducendo nella magia della sera d’estate l’atmosfera che aveva caratterizzato gli anni della rivolta, degli hippies e dell’amore libero. Vincitore del Premio Circe 2013 questo romanzo è stato tradotto nell’edizione inglese “No Steps On The Snow” e, nell’estate 2015, ben cinquanta blog letterari statunitensi ne hanno parlato. E’ in catalogo anche presso l’Italian & European Bookshop di Londra, dove mi recai nel maggio 2014 per incontare i miei lettori. Insomma le soddisfazioni legate a questo romanzo sono indescrivibili, come la gioia di leggere le recensioni dei critici e quelle spontanee lasciate dai lettori.

“Nessun segno sulla neve (Nuova Edizione) , Edizioni Universo è disponibile in ebook al seguente link ed è ordinabile in cartaceo (ISBN 9788890963421) in tutti i negozi online (IBS, Libro.co, Libreria Universitaria, Feltrinelli etc…) e alla mail della casa editrice info@edizioniuniverso.it

Vi invito a leggere di seguito l’anteprima gratuita e, al di sotto, un estratto preso dalle motivazioni che hanno portato “Nessun segno sulla neve” alla vittoria del Premio Circe .

Perché Bottega editoriale ha scelto questo romanzo?
Ilenia Marrapodi, per conto di Bottega editoriale, in qualità di responsabile dello staff letterario, ha giudicato il romanzo durante la premiazione. Nella sua relazione mette in risalto le caratteristiche tecniche e stilistiche dell’opera.
Dal punto di vista contenutistico, spiega infatti, fin dalle prime pagine quello che si può percepire è la buona capacità dell’autrice nel coinvolgere ed attrarre il lettore con una storia ben costruita, in grado di creare quell’andamento oscillante tra passato e presente, senza tuttavia appesantire la narrazione.
Si tratta, a parere della relatrice, di continui salti nel tempo che non fanno perdere la stabilità nella lettura, ma al contrario creano quel clima di suspense che spinge il destinatario a porsi la fatidica domanda: ma come va a finire?
Lo svelamento, sottolinea, arriverà solo poco alla volta, in una narrazione misurata che cresce di intensità pagina dopo pagina.
A favore del testo, sostiene sempre Ilenia Marrapodi, gioca la semplicità dell’evolversi della storia. «Non c’è difficoltà nel seguire gli accadimenti proprio perché si ha l’impressione di avvicinarsi alle vite dei personaggi, entrare nell’intimo del loro vissuto. E mentre le pagine si susseguono, ci si appassiona sempre di più, proprio, a quei personaggi che non sono poi molto lontani dalla realtà dei nostri giorni».
Prende forma, continua a spiegare, la figura di un uomo di mezza età, realizzato professionalmente, un po’ incapace nell’uso delle nuove tecnologie, all’interno di un contesto familiare dal quale spesso cerca di evadere.
Grazie ai figli, che lo aiutano ad utilizzare Facebook, riesce a ritrovare un vecchio amore mai ricambiato: la già citata Milena Varnazza. Questo momento viene descritto nell’opera così: «La sensazione di vomito mentale è più forte di qualsiasi considerazione e a un tratto quel nome esce, non ci posso fare niente, e lo pronuncio con rabbia e con amore, mentre guardo loro due che sorridono divertiti, ignari di ciò che ha voluto dire quel tratto breve e profondo della mia vita. ‒ Prova questo: Milena Varnazza, dai! ‒ ho avuto un tremito nella voce che nessuno ha percepito. Mentre spero che il suo viso non appaia mai, sento che sto rivivendo la conosciuta e mai dimenticata sensazione di tragica contraddizione che mi legava a lei e una disperazione incontenibile mi fa temere che forse lei non sia tra gli iscritti a questo sito».
Nel proseguire la sua analisi, l’editor dell’agenzia letteraria, spiega come lungo la narrazione, si riprendono alcuni prototipi della nostra società, l’uomo un po’ infedele, la figura di una moglie paziente che, sotto sotto, tutto sa e comprende in virtù della consapevolezza che «non c’è nulla di male se un uomo divaga un attimo. L’essenziale è che non faccia mai mancare nulla alla moglie e alla famiglia perché la moglie è al di sopra di tutto!».
Un uomo che parla e riflette attraverso gli occhi di una donna, un processo anche psicologico, riflette la relatrice, che avrà condotto la stessa Alibrandi ad immedesimarsi nei pensieri di un uomo: «un’attività di studio che poi alla fine ha prodotto un buon risultato, in quanto la figura di Francesco risulta ben definita e anche molto credibile. Risultano credibili gli stati d’animo come anche le reazioni provate, i dialoghi e i pensieri maschili attraverso i quali le vicende si dipanano».
Proseguendo nel dibattito, Ilenia Marrapodi rivela anche come interessanti siano stati i momenti “storici”: «il racconto attraverso i ricordi degli anni della gioventù sono gli occhi di un periodo storico complesso, un periodo in cui sono appunto le azioni dei protagonisti descritti con tale realtà da far rivivere appunto le giornate “rivoluzionarie del tempo”. Una riflessione se vogliamo anche impegnativa, in cui si racconta di un’epoca battagliata e conquistata proprio da coloro che si preparavano a diventare i nuovi adulti della società».
Un romanzo che suscita interesse anche per quell’aura di mistero, quella nebbia che solo nelle ultime pagine si fa meno fitta, la combinazione tra detto e non detto, tra Milena, una sorta di femme fatale che è fin dall’inizio al centro della scena. Ed è proprio questo uno degli elementi più positivi dell’opera: riuscire ad incastrare più misteri, lasciarli senza una risoluzione, portare avanti la narrazione senza sconcentrare o annoiare il lettore.
L’intervento tecnico della relatrice si conclude con un’ultima analisi: «se si pensa di leggere un romanzo di mera narrativa bisogna prendere atto che ben presto necessiterà virare rotta: ci si ritrova in poco tempo all’interno di un thriller, e la cosa interessante è che non lo si capisce fin dall’inizio, ma lentamente in un crescendo, in cui è difficile tenere a bada la curiosità del lettore se non utilizzando degli artifizi. L’autrice punta sull’offrire particolari con moderazione. Per cui la trama si infittisce fino in fondo, senza anticipazioni. Ed è così capace a depistare il lettore che difficilmente ci si aspetterebbe un finale del genere.
Naturalmente risulta di notevole efficacia la tecnica narrativa usata: prima lo sguardo si rivolge alla vita del protagonista e poi, nelle ultime intense pagine, il ritmo travolgente ed incalzante del giallo».

Lodi all’opera e al premio
Si è quasi alla fine della presentazione quando l’autrice si sofferma sull’attività di scrittrice, cominciata grazie a un infortunio, che le ha dato il tempo e il modo di concentrarsi solo su di essa. «Stiamo chiusi  ore per dare. Lontano nel tempo e nell’animo umano», dice Daniela Alibrandi, il cui merito è quello di essere riuscita a calarsi nei panni di un uomo e a cimentarsi in vecchi ricordi in modo efficace e delizioso.

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LA STAMPA, LE NEWS, UNA MORTE SOLA NON BASTA - Rassegna stampa

Webcomunicazioni dà spazio all’evento dell’8 dicembre a Piùlibripiùliberi


Daniela Alibrandi alla Fiera del libro “Più libri più liberi”

L’8 Dicembre 2017, dalle ore 17:00 alle 18:30, alla Fiera del libro “Più libri più liberi”, presso il centro convegni La Nuvola in Roma (Viale Asia 40-44, quartiere Eur / Roma), lo stand E50 di Del Vecchio Editore, la scrittrice Daniela Alibrandi incontrerà i suoi lettori insieme al romanzo “Una morte sola non basta”. Sarà un appuntamento da non perdere con una scrittrice che sta suscitando sempre maggiore interesse nel panorama letterario italiano.

La casa editrice Del Vecchio ha pubblicato nel marzo 2016 “Una morte sola non basta”, un’opera che viene già definita un grande romanzo neo realista. La trama, infatti, tratta di un argomento scottante

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LE NEWS

Era ora! Adesso “Nessun segno sulla neve”…


COMUNICAZIONE DI SERVIZIO Purtroppo per motivi tecnici la versione cartacea di “Nessun segno sulla neve” (Nuova Edizione) Universoeditoriale al momento non è disponibile al link di Amazon. Tornerà ad esserlo presto. Resta invece acquistabile l’ebook al seguente link:

Era ora! Quante volte mi sono sentita dire Vorrei tanto leggere il tuo romanzo, ma non si trova in libreria, Ho provato a richiederlo ma non risulta ordinabile! Sì, l’ebook è disponibile, ma a me piace leggere il libro sfogliandone le pagine! E ogni volta che ho ricevuto una mail o un commento del genere ho provato una stilettata nell’animo. Purtroppo questo libro, il mio primo romanzo, è stato la mia “nave rompighiaccio”nel difficile mondo dell’editoria. Pur essendo pubblicato da editori seri ha sofferto sempre di problemi di distribuzione, perchè, lo sappiamo tutti, la grande distribuzione non è facile da raggiungere.

Adesso la nuova edizione di Nessun segno sulla neve del 2015 in versione cartacea è anche disponibile (e con disponibilità immediata su Amazon! Potrete ordinare il libro e farlo arrivare comodamente a casa, oppure scegliere uno degli 8.500 punti ritiro, tra cui i numerosi Giunti al Punto, a voi più vicino!

Il libro, un thriller psicologico che inizia ai giorni nostri ma affonda le sue radici nel ’68 romano, ha vinto il premio Circe 2013, è stato scelto dal Comune di Roma per un evento culturale dell’Estate Romana, è in catalogo presso l’Italian & European Bookshop di Londra, è stato tradotto nell’edizione inglese di “No steps on the snow”, ha ricevuto ottime recensioni dalla critica lettraria e giudizi a cinque stelle in Italia e all’estero.

Ho iniziato a scriverlo quando, dopo un brutto infortunio, ero immobile e riuscivo a muovere solo la mano sinistra. I critici hanno poi detto, tra l’altro, che “Questo romanzo è stato scritto con la mano sinistra, quella del cuore”. Ma il ritorno che per un autore è il più significativo è il giudizio dei lettori. Posto di seguito solo alcuni dei tanti, meravigliosi commenti che ho ricevuto:

“Romanzo formidabile, bellissimo e con un finale veramente imprevedibile ed esplosivo.”

“Questo romanzo ha tutto per piacere: il titolo, la cover e la sinossi sono parte integrante del thriller mozzafiato.”

“La narrazione parte dai nostri giorni per poi andare agli anni sessanta, quelli della contestazione studentesca, facendo il giro di boa intorno ad un delitto allora non risolto. In un ritmo narrativo sempre più serrato si arriva di nuovo ai nostri giorni con un finale ricco di colpi di scena e del tutto imprevedibile”.

Al seguente link troverete il libro, che ricordo resta disponibile anche in versione ebook, da cui è presa  l’anteprima:

https://www.amazon.it/NESSUN-SEGNO-SULLA-Nuova-Edizione/dp/8890963425/ref=tmm_pap_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=1496216490&sr=1-1

E per i miei lettori all’estero, il libro è disponibile anche in Amazon.com, .fr, .uk, .de, .es, jp!

Quindi, come sempre, Buona Lettura!

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LA PAROLA AI LETTORI

Una bella recensione di “Nessun segno sulla neve” da parte di un lettore


Tutti gi autori sanno quanto siano importanti le recensioni, e il peso che avrà la valutazione dei critici letterari sulla futura riuscita di un’opera. Ma, secondo la mia esperienza, quello che tocca veramente l’animo è ciò che un lettore, appena chiusa l’ultima pagina del libro, sente l’impulso spontaneo di trasmettere, esprimendo le emozioni che la lettura del romanzo ha suscitato in lui. E’ per questo che  ho voluto dedicare una pagina del mio sito all’espressione genuina e autentica di quei sentimenti e di quell’impareggiabile calore umano.  Ecco cosa scrive Giacomo Messenio di  “Nessun segno sulla neve”.        https://www.facebook.com/NESSUN-SEGNO-SULLA-NEVE-504029679694675/?ref=bookmarks

“È come stare seduti in una bella giornata di primavera sulla sponda di un ruscello ad osservare il lento scorrere dell’acqua ed ascoltarne il leggero e rilassante scrosciare. Queste piacevoli sensazioni mi ha ispirato la lettura di “Nessun segno sulla neve”. Il modo come Daniela fa scorrere le parole, descrivendo con semplicità qualsiasi situazione, politica, sociale, sessuale e anche drammatica, rilassa e rende partecipe il lettore al suo racconto. Questo libro ha risvegliato in me antichi ricordi, antiche passioni e me le ha fatte rivivere, seppure in un contesto e con un epilogo diversi. Mi ha molto colpito la vicenda delle due povere vittime del romanzo. Francesco, soggiogato dall’influenza spesso negativa dell’amico Nuccio, causa della sua tragica fine. Milena, traumatizzata dall’incesto subito al punto da portarla alla pazzia, seppure ben mascherata con un comportamento un po’ strano ma normale nel periodo dell’adolescenza. Francesco, dopo circa quarant’anni ha ritrovato la ragazza che amava scoprendo con piacere quanto era, esteriormente, rimasta bella e attraente senza minimamente immaginare quello che era internamente. Il pregio di Daniela è che racconta tutto con semplicità, senza far uso di parole eclatanti od esasperate per trasmettere il suo pensiero. Per questo il lettore si lascia trasportare docile fino alla fine della storia. E seppure il finale sia inaspettato e forte viene assorbito senza traumi. Brava Daniela, questo è l’obiettivo di uno scrittore: coinvolgere il lettore affinché viva la storia con la stessa tua passione e trasporto. E tu ci riesci egregiamente!”

https://www.amazon.it/gp/product/B01M4JNG4V/ref=s9_acsd_simh_bw_c_x_1?pf_rd_m=A11IL2PNWYJU7H&pf_rd_s=merchandised-search-3&pf_rd_r=KA1YX6EEY4691VTXKPDV&pf_rd_t=101&pf_rd_p=c857ef99-3a34-4d11-94b0-cdd236d94159&pf_rd_i=827182031

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LA PAROLA AI LETTORI, LE NEWS

“Nessun segno sulla neve”, la recensione di Bruno Brundisini


E’ un grande piacere per me pubblicare la recensione a cinque stelle di Bruno Brundisini, un autore che ringrazio molto. “Nessun segno sulla neve“, il mio primo libro, quello che dalla critica è stato definito Il libro scritto con la mano sinistra, quella del cuore, viene analizzato nella recensione in modo profondo e completo. Brundisini è riuscito a coglierne le molte sfumature, rendendole palpabili e palpitanti, traducendole in tangibili emozioni.

“Il romanzo NESSUN SEGNO SULLA NEVE è un thriller ambientato a Roma e nelle vicinanze che ha come protagonista un medico oncologo. La narrazione parte dai nostri giorni per poi andare agli anni sessanta, quelli della contestazione studentesca, facendo il giro di boa intorno ad un delitto allora non risolto. In un ritmo narrativo sempre più serrato si arriva di nuovo ai nostri giorni con un finale ricco di colpi di scena e del tutto imprevedibile. L’autrice, con grande maestria, scava nella psicologia dei personaggi, soprattutto del protagonista. La narrazione,che nei primi capitoli si sofferma sulla quotidianità ed ipocrisia di una famiglia borghese di oggi e poi sulla contestazione studentesca del’68, nelle pagine finali diventa cruda, perentoria, scandagliando con severità la straziante realtà del male e del crimine. Un romanzo assolutamente coinvolgente, in cui il lettore entra in maniera piena dall’inizio all’ultima parola, tanto pervaso da brividi ed emozioni da non volerne uscire più. Lo consiglio vivamente al lettore esigente, amante delle sensazioni forti.”

Grazie Bruno!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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I MIEI LIBRI, LE NEWS

“Nessun segno sulla neve” finalmente è un ebook!


“Nessun segno sulla neve”, Premio Letterario Nazionale Circe 2013 è adesso anche in versione e-book! Leggerlo non sarà una semplice lettura, ma un’esperienza che resterà per sempre!

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