Eventi, LE NEWS

Il 2 giugno alla Sala Ruspoli di Cerveteri, non mancate!


Il 2 giugno vi aspetto alle ore 18:00 presso la Sala Ruspoli, Piazza Santa Maria a Cerveteri, con musica e danza per immergerci in una trama misteriosa e nell’affascinante atmosfera viennese … non mancate!

Con me il delegato all’Arte del Comune di Cerveteri, arch. Roberto Cortignani, la giornalista Barbara Pignataro, il maestro Paolo Giannini, la coreografa Elena Botti, e un attore di fama internazionale. Insieme daremo vita a una serata indimenticabile!

Con il patrocinio dell’ Assessorato alle Pari Opportunità, Cultura, Inclusione e Pubblica Istruzione del Comune di Cerveteri.

Sarà presente la libreria Il Rifugio degli Elfi di Cerveteri, che ringrazio.

Un mistero si nasconde nella mente della protagonista: solo lo stato onirico indotto dal coma potrà condurla a ripercorrere le memorie di un viaggio a Vienna e giungere così alla verità.

Anna è una donna piena di vita, con una professione, quella di giornalista, che pratica con grande entusiasmo. Mentre riesce a vivere su piani diversi due importanti storie sentimentali, è angosciata per non essere ancora divenuta madre. A causa di una misteriosa esperienza, si trova adesso nello stato di coma. In molti si alternano al suo capezzale nell’intento di farla svegliare, rammentandole fatti salienti e persone importanti della sua esistenza. Lei afferra le sollecitazioni che la portano a rievocare molto del suo vissuto, ma ciò che primeggia è il ricordo del viaggio a Vienna, una memoria che nasconde un segreto inconfessabile. E in un crescendo impietoso ci troveremo a voler seguire Anna, accompagnandola nella composizione dell’imprevedibile puzzle che lentamente troverà la sua definizione.

“VIAGGIO A VIENNA”, anche i libri hanno una storia:

Il romanzo, pubblicato da Morellini Editore, doveva uscire a marzo del 2020 e la sua pubblicazione venne rimandata all’ottobre del 2020, in piena pandemia. Non è mai stato presentato in pubblico per le restrizoini sanitarie. Nonostante ciò ha ricevuto dei riconoscimenti significativi, che lo hanno portato all’attenzione della RAI (Eat parade del TG2, Rai Radio 1 in Incontri d’autore), ad apparire in periodici RAI e nazionali come MIO. E infine è stato segnalato dai circoli letterari italiani come uno dei più bei libri del 2020 e inserito nel Torneo Robinson di Repubblica.

Non perdete l’occasione di trascorrere una serata molto particolare, nella quale darò anche un’importante anteprima.

https://danielaalibrandi.com/2020/10/17/dove-acquistare-viaggio-a-vienna/

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Eventi, LE NEWS, Trasmissioni televisive e radiofoniche

Cyberbullismo… una piaga per i nostri ragazzi


Come se il bullismo nella sua crudeltà non bastasse, dagli anni 2000 si sono registrati i casi di cyberbullismo. Quali sono le dinamiche e come arginare il fenomeno? Ne ho potuto parlare nel video che segue e del quale raccomando la visione. Gli argomenti trattati insieme ad Alice Silvia Morelli, Luigi Pistone ed Enrico Casartelli toccano i vari aspetti del problema.

Il mio intervento al minuto 9’40

https://www.radionoff.it/sottovoce-bullismo-e-cyberbullismo-video/

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LE NEWS, Trasmissioni televisive e radiofoniche

La sessualità negli anziani… un terreno minato


A radio Onoff si è parlato di anziani, e io ho voluto trattare un argomento che mi sta molto a cuore e che riguarda la sfera dei sentimenti amorosi, dell’intimità e della sessualità degli anziani. Un terreno minato, come potrete immaginare, ma come al solito non mi manca il coraggio di osare, e chi ha letto i miei libri lo sa molto bene.

Hanno trattato l’argomento sotto altri aspetti Luigi Pistone, Alice Silvia Morelli e Roberta De Tomi. Un dibattito molto interessante.

Siccome nel mio intervento la voce, per motivi tecnici, in alcuni punti risulta disturbata, metto di seguito al link quali sono stati i contenuti del mio discorso.

https://www.radionoff.it/sottovoce-anziani-video/

Il mio intervento al minuto 11:02

Gli anziani sono capaci di grandi e intensi sentimenti, e non solo nella sfera affettiva che riguarda figli e nipoti. Sono infatti in grado di amare con le diverse sfumature che nell’età giovane ancora non si conoscono.

Amano ANCORA, ravvivando i legami sentimentali che hanno costruito da anni, amano DI NUOVO, istaurando rapporti sentimentali profondi e intensi con un nuovo partener, magari dopo una vedovanza o una separazione, e amano NONOSTANTE le crisi, perchè con la loro esperienza e ragionevolezza riescono a superare anche tradimenti e delusioni.

Inoltre riescono a dar vita a una solida INTIMITA’ con il partner. Loro sanno che l’intimità è fatta di tante cose: sguardi, carezze, intese. L’intimità è CONOSCENZA, COMPRENSIONE, COMPLICITA’, ma soprattutto CORAGGIO. Sì, il coraggio di ammettere con il partner i propri limiti fisici e non.

E qui entriamo nel vivo del discorso. LA SESSUALITA’. Nella terza età non mancano gli stimoli e le motivazioni a vivere una giusta sessualità. Gli studi dimostrano che tra i sessantacinque e gli ottanta anni il 40% degli individui vive una vita sessuale attiva. Di questi il 70% lo fa con un partner fisso. Si ha la misura di quella che è oggi per gli anziani la sfera sessuale.

Certo è innegabile che vi possano essere delle difficoltà oggettive, soprattutto a raggiungere il rapporto completo, patologie legate proprio all’età (cardiopatie, interventi chirurgici, pregressi ictus, etc…). E qui entra in ballo l’intimità che si è costruita con il partner, l’unica capace di superare le difficoltà con pazienza e comprensione. Si dovrebbe anche cercare l’aiuto di un medico che comprenda l’importanza della sessualità negli anziani e che aiuti a superare quelle ansie e quegli stress che spesso insorgono nella terza età anche per motivi che possono sembrare banali, ma banali non sono.

E infine bisogna saper godere di tutto ciò che è sessualità, delle sfumature, delle carezze e dei baci, dei preliminari che aiutano a far ritrovare la strada al piacere. Occorre tener presente ogni atto d’amore come qualcosa che migliora la vita dell’anziano/a, che fa ritrovare la fiducia in se stessi e negli altri, e che scongiura gli unici veri nemici della terza età, l’emarginazione e la solitudine.

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Eventi, LE NEWS

Al Salone del Libro di Torino non mancate di visitare…


Lo Stand di Morellini Editore N116. Tra le bellissime pubblicazioni potrete trovare il mio “Viaggio a Vienna”!

https://www.facebook.com/MorelliniEd/videos/606717724743111

https://danielaalibrandi.com/2020/10/17/dove-acquistare-viaggio-a-vienna/

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E lo Stand di Del Vecchio Editore S114, dove potrete trovare il mio “Una morte sola non basta”

https://danielaalibrandi.com/2020/01/05/634-dove-acquistare-una-morte-sola-non-basta/

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Eventi, LE NEWS

Da Radio Onoff uno sguardo al buio baratro della violenza…


Ho scritto tanto riguardo alla violenza, soprattutto quella sui minori, la più abietta. Parlarne in trasmissione è stato molto significativo. Insieme a Luigi Pistone, Alice Silvia Morelli e Roberta De Tomi, un’indagine a tutto campo sul fenomeno sociale della violenza.

Il mio è il primo intervento al minuto 1’50

https://www.radionoff.it/sottovoce-la-violenza-video/

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Eventi, LE NEWS

Sottovoce. “Le famiglie: il genoma della società”. (video)


Un argomento che mi sta molto a cuore e del quale ho potuto parlare in questo interessantissimo dialogo su Radio Onoff, imsieme a Luigi Pistone, Alice Sillvia Morelli ed Elisa Villano.

(Il mio intervento al minuto 14:37 e nel dibattito finale)

https://www.radionoff.it/sottovoce-le-famiglie-il-genoma-della-societa-video/

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LE NEWS

Venerdì 2 giugno, il ritorno a Sala Ruspoli


Il 2 giugno, alle ore 18:00, tornerò a Sala Ruspoli per presentare “Viaggio a Vienna” (Morellini Editore).

Questo romanzo, uscito nel 2020 in piena pandemia, non è mai stato presentato in un evento pubblico, proprio per i divieti imposti in quel periodo. Nonostante ciò “Viaggio a Vienna” è stato un indiscutibile successo. Decretato dai circoli letterari italiani come uno dei più bei libri del 2020, è stato inserito nel Torneo Robinson di Repubblica 2021, dopo essere stato ospite di settimanali a diffusione nazionale, di un periodico della RAI, del TG2 e di Rai Radio 1 a Incontri d’autore.

La particolaità della sua trama ha ottenuto ottime recensioni, così come viene descritta in modo sintetico e incisivo dalla redazione di Orticaweb. L’evento sarà impreziosito da musica e danza.

https://www.orticaweb.it/viaggio-a-vienna/

“nella suggestiva location etrusca parole, musica e danza per un viaggio nell’ignoto “altrove” chiamato stato di coma.

Con me dialogheranno il delegato all’arte del Comune di Cerveteri, prof. Roberto Cortignani, la giornalista Barbara Pignataro e l’artista Elena Botti.

L’evento è gratuito ed è da non perdere…

Durante l’incontro darò in anteprima una notizia molto significativa per la mia attività di scrittrice.

https://danielaalibrandi.com/2020/10/17/dove-acquistare-viaggio-a-vienna/

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Notizie a sorpresa…


Incredibile! Oggi il mio intramontabile “Nessun segno sulla neve” è al n. 27 della classifica dei best sellers di Rakuten Kobo. Il libro che ho scritto con la mano sinistra, perchè reduce da un infortunio, e che i critici letterari hanno definito Il romanzo scritto con la mano sinistra, quella del cuore

Se volete avere un’idea dei contenuti di questo sorprendente romanzo, uscito nel 2010 ma sempre ai primi posti nelle classifiche, leggete le recensioni:

https://danielaalibrandi.com/category/nessun-segno-sulla-neve-recensioni/

https://danielaalibrandi.com/2019/12/31/dove-acquistare-nessun-segno-sulla-neve/

Un’altra bella notizia riguarda la disponibilità immediata di “Quelle strane ragazze” presso il Rifugio degli Elfi a Cerveteri. Insomma quelle ragazze, che sono proprio strane, vi attendono… fate attenzione!

Il romanzo è ordinabile in tutte le librerie del territorio nazionale ed è in distribuzione globale in tutto il mondo, anche in cartaceo e presso le librerie all’estero. Buona lettura!

https://danielaalibrandi.com/category/le-recensioni/quelle-strane-ragazze-le-recensioni/

https://danielaalibrandi.com/category/distribuzione-globale/

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Un libro che nasce da quel 25 aprile “Quelle strane ragazze”


“…la sua mente volò lontano, nei luoghi e nel tempo. Si trovò di nuovo seduta sulla sabbia chiara, vicino alla rocca di Nettuno, con i capelli neri e lucidi sciolti sulle spalle, mentre lui le sussurrava quanto lei fosse bella, dopo averla posseduta per tutta la notte. Le indirizzava giocosi spruzzi di mare, e andava a leccarle le gocce che restavano sulla sua pelle come perle trasparenti e preziose. Era finita la guerra, lui era tra quelli che avevano liberato l’Italia e l’amava veramente. Un ricordo straziante, verso il quale Giuliana sapeva quanto fosse inutile cercare di alzare delle barriere. Tuttora, quando riviveva quella scena, la nostalgia era talmente forte da non farla respirare. Aprì le finestre del suo ufficio su Piazza Mincio e il gorgoglio della fontana le ricordò per un lungo momento la risacca di quel mare. Non riusciva mai però ad andare oltre nel rimembrare, era troppo penoso. Chiuse gli occhi e cercò di respirare il profumo di quell’aria dolce di primavera. Vi fu un giorno nella sua vita nel quale giurò a se stessa che non sarebbe stata mai più bella e avrebbe sacrificato il tempo che le restava da vivere solo per rimediare agli errori che aveva commesso.”

Da “Quelle strane ragazze” Premio Letterario Perseide 2014, con il titolo La fontana delle rane. Allora il testo venne pubblicato in un’edizione più snella, rispettando le regole concorsuali.. “Quelle strane ragazze” ne rappresenta la versione ampliata ed integrata. Il romanzo è ordinabile nele librerie del territorio nazionale, in tutti gli store online store online ed è in distribuzione globale in tutto il mondo, anche in edizione cartacea.

Ringrazio di vero cuore Alice Silvia Morelli e Luigi Pistone per avermi invitato a partecipare all’interessante incontro letterario di Radionoff insieme allo scrittore Bruno Brundisini e la sua bella opera.

https://danielaalibrandi.com/2019/12/30/dove-acquistare-quelle-strane-ragazze/

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La nascita di un libro


Nella giornata di oggi, che celebra il libro, voglio fare alcune riflessioni su ciò che ne rappresenta la nascita. Mi reputo una persona fortunata, perchè ho avuto il privilegio di scriverne e pubblicarne almeno quindici. E ancora mi chiedo quale sia la magia che porta alla realizzazione del libro, la sintesi dei vari fattori che, disconnessi uno dall’altro, si intrecciano in un momento preciso per dare vita a qualcosa che resterà per sempre.

Ognuno dei miei romanzi è nato da quella che io chiamo la carezza nell’anima, cioè l’ispirazione. Un profumo, la luminosità, il paesaggio, i suoni, la musica, un misto di sollecitazioni che accarezzano l’anima, e poi la stringono forte, fino a lasciarti senza respiro. La storia sta nascendo e non puoi farci nulla. Deve uscire. Inizia così quella dolcissima e lacerante sensazione che non ti fa quasi più vivere finchè non dai vita alla trama. I personaggi iniziano a materializzarsi dentro e fuori di te. Hanno tutti delle caratteristiche precise, dei desideri definiti, e una forza di carattere a cui non riesci a far fronte. Parlano, si muovono, sono attorno a te e chiedono solo di vivere tramite la tua fantasia, la voglia prorompente di generarli.

E ti trovi chiusa nello studio per ore, salti i pasti, non ti interessa se fuori c’è il sole, perchè quello che vivi intimamente vale un milione di raggi di luce. Sei poiettata in un universo che in quel momento è solo tuo, ma lo ami e lo curi in modo che un giorno appartenga al mondo intero. E sei presa totalmente a seguire con coerenza le inclinazioni e i caratteri dei personaggi, una coerenza che non deve difettare fino all’ultima riga. Emozioni profonde, intrise d’amore e di passione, ma anche disperazioni infinite. La tua vita pulsa insieme alla loro e non sarai mai sola. Mentre scrivi sei con loro, dopo vivrai nell’animo dei tuoi lettori.

E le ambientazioni debbono essere lo sfondo e la cornice di un’opera che deve far sognare, viaggiare lontano nei luoghi e nel tempo. Le descrizioni di ciò che i tuoi protagonisti vedono, toccano, provano mentre le loro vite si intrecciano. L’eco dei loro passi per quelle strade, i profumi di un tempo passato. E l’amore fisico deve essere espresso senza veli o limitazioni, così come la crudeltà e la follia, la felicità e la speranza, in un puzzle che si compone, straordinario, davanti ai tuoi occhi.

Il momento in cui li lascerai, perchè il libro è terminato, sarà uno dei più difficili che un essere umano possa soffrire. Lasciare i personaggi e il mondo che con loro hai creato.

Questo è ciò che ho provato scrivendo ognuno dei miei romanzi, trattando temi scabrosi o leggeri, ambientandoli in luoghi e contesti storici e sociali attuali o lontani nel tempo, descrivendoli in modo filmo grafico, come molti critici li hanno definiti.

E celebro questa giornata, per ciò che nasce con tanta passione e poi riesce a trovare la dimensione che sarà eterna, attraverso la valutazione e l’impegno dell’editore. E’ infatti l’editore serio e onesto, che deve amare il tuo testo così come lo ami tu e deve renderlo perfetto scegliendo la giusta cover, estrapolandone la sinossi e persentandolo con la adeguata grafica. Solo così possono nascere dei testi validi, in un mondo dove la lettura si deve confrontare con le varie opzioni di comunicazione virtuale.

Mentre non bisogna mai dimenticare che la lettura e la scrittura sono le forme più alte di libertà!

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LE NEWS

Tanti auguri di Buona Pasqua, la rinascita e il risveglio


Una festa che, pur non avendo lo stesso significato per tutti, rappresenta comunque la rinascita e il rinnovamento e viene festeggiata con pittoresche e affascinanti tradizioni nelle diverse culture. Quindi tanti auguri a tutti, per una Pasqua che credo sia soprattutto di speranza!

“Il vento dolce di aprile”, un racconto che parla proprio del risveglio, pubblicato da un periodico della RAI, dal settimanale L’Ortica del Venerdì e nell’antologia “I doni della mente” (ed. inglese “Echoes of the soul”)

IL VENTO DOLCE DI APRILE

Tempo fa, un invito a cena a casa di un’amica, ma con un pizzico di brio. C’era un tema attorno al quale si sarebbero sviluppate le conversazioni della serata: “La primavera, il risveglio”. Le invitate, tutte rigorosamente donne, che si conoscevano appena, avrebbero potuto parlare ognuna del proprio risveglio e scrivere anche qualcosa al riguardo.

Non potevo immaginare l’atmosfera nella quale mi sarei immersa in quelle ore, che sono trascorse troppo veloci. Un ambiente elegante, nel quale ogni particolare parlava del gusto raffinato e sapiente della persona che aveva organizzato l’originale serata. La luce soffusa e nel sottofondo una musica soft, avvolgente ed emozionante colonna sonora di quell’incontro. Cinque donne, ognuna con la sua storia e il suo bagaglio personale che, tra piatti gustosi e prelibati manicaretti, non hanno trovato difficoltà ad aprirsi, condividendo insieme gioie, tragedie e scelte coraggiose, ciascuna parlando del proprio risveglio. Scoprivo, in ogni loro sguardo, che non è difficile denudare l’anima. Occhi penetranti e trasparenti, la sensazione di immergersi ognuna nella storia dell’altra, come in un mare divenuto all’improvviso quieto. La morte di un figlio, l’abbandono di un marito, la scelta di continuare una gravidanza sapendo di partorire una bimba con difficoltà, la lotta contro il cancro… esperienze terribili che ognuna donava sorridendo all’altra come un omaggio prezioso, dal quale tutte avevano tratto il risveglio della propria coscienza. Solamente una delle invitate sembrava avere avuto tutto dalla vita ed era l’unica ad aver scritto qualcosa. Sollecitata dalle altre ha iniziato a leggere mostrando, proprio lei, un pudore inaspettato nel raccontare il suo risveglio: 

E finalmente guardo il sole, dritto negli occhi, senza abbassare i miei. I tiepidi raggi d’aprile mi accolgono come se mi avessero atteso per un’eternità. Una brezza lieve scompiglia i miei capelli e asciuga le lacrime che stavano affiorando, donandomi un sentimento ancora sconosciuto. Non è vero che si resta abbagliati guardando con fierezza il sole, anzi, inspiegabilmente in esso ci si rivede la propria immagine, come in uno specchio che, ardente, la fonde e la conia, per renderla eterna.

Mi vedo, con le rughe e gli incipienti capelli bianchi, il mio sorriso spento e consapevole. Il calore mi impedisce di mentire, e io stavolta permetto al mio urlo di uscire e grido: <<Non lo voglio più! Non voglio più chi si è preso la mia primavera per trascinarmi nel suo autunno e annegarmi in un inverno senza fine! Non voglio più rinnegare me stessa, la mia voglia di suoni, di colori e parole. Sì, sono stanca del silenzio che c’è nel mio mondo, voglio accordi di arpe a scandire le mie ore, e godo ora che meravigliose sensazioni riescono a venir fuori dal mio animo senza difficoltà, come prigionieri che abbiano inspiegabilmente trovato la cella aperta e, silenziosi e veloci, corrono verso la libertà! Desidero udire parole, parole d’amore che il vento dolce d’aprile inizia a sussurrarmi, scatenando in me quei brividi che da sempre non provavo.

E finalmente guardo il sole, dritto negli occhi senza abbassare i miei. Sento inequivocabilmente che la primavera è finalmente tornata e posso respirare in pieno il suo profumo. Non esiste un’età nella quale non si possano vedere sbocciare dei fiori, quelli che adesso vedo tra i miei capelli. Le perle di sudore sono gemme che brillano nei solchi rugosi delle mie gote, e teneri boccioli affiorano sul mio pube. Questa scorza che mi riveste nasconde solo una calda passionalità e io rinasco in questa luce, che non mi ha ancora accecato. Non bisogna mai rinnegare la propria primavera, perché lei, in realtà, non ci ha mai abbandonato.

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Interviste, LE NEWS, Trasmissioni televisive e radiofoniche

Tanta storia recente nell’intervista di Federica Manzitti



Accadeva sette anni fa, l’intervista di Federica Manzitti per la trasmissione Primo Spettacolo di Radio Città Futura. Allora avevo scritto il mio quinto romanzo “Una morte sola non basta” (Del Vecchio Editore). Presentato alla biblioteca della Camera dei Deputati è stato poi inserito nel catalogo di prestigiose biblioteche universitarie statunitensi in edizione italiana.
Anche a distanza di anni questo romanzo non smette di interessare e sosrprendere.

Se volete ascoltare la trasmissione:

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LE NEWS

Per fortuna c’è Firenze…


SOGGIORNARE IN UN MONASTERO

Ho voluto provare anch’io la magia della pace e del silenzio che solo un soggiorno in un monastero adagiato sulle colline fiorentine può offrire. Il Monastero delle Benedettine di Santa Marta ha confermato la promessa di quiete e intima serenità.

Il contatto con i profumi e le luci della natura, il suono delle campane discreto ed emozionante, il verde nel quale spiccano alberi antichi, tra cui un cedro del Libano impiantato nel 1963, il cinguettio di una miriade di uccelli. Un insieme che sa dialogare con l’anima.

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E POI FIRENZE CON I SUOI GIARDINI

Villa Stibbert

Al seguente link di Tuttatoscana la sua storia: https://tuttatoscana.net/storia-e-microstoria-2/il-parco-stibbert-a-firenze/

Da non mancare la visita all’immenso e misterioso parco, ricco di richiami particolari ed esoterici, come il tempietto neoegizio e la presenza di sfingi, nei quali molti leggono “un messaggio simbolico legandolo ad un percorso simbolico esoterico sottolineato da tappe come la piccola grotta chiusa da un cancello di ferro situata nei pressi della scalinata doppia con un tavolo al centro e il bel soffitto decorato come momento di riflessione e pausa lungo un cammino tracciato che solo l’iniziato sa riconoscere. A supporto di questa teoria l’adesione di Stibbert alla loggia massonica Concordia nel 1861 come il coinvolgimento, nella prima fase di ripristino del giardino, dell’architetto Giuseppe Poggi, massone anche lui.” (Dall’articolo di Tuttatoscana al suindicato link)

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Villa Fabbricotti e la grande serra

Al seguente link di Tuttatoscana la storia: https://tuttatoscana.net/itinerari-2/a-firenze-villa-fabbricotti-e-il-suo-parco/

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San Miniato al Monte

Da Tuttatoscana tra storia e leggenda: https://tuttatoscana.net/storia-e-microstoria-2/san-miniato-al-monte-la-leggenda-la-storia-le-simbologie/

Un’altra visita da non perdere. In posizione scenografica, svetta l’Abbazia di San Miniato al Monte, sul Monte del re o Monte San Miniato. Di stile romanico e impreziosita da mosaici del tardo bizantino, regala un’immersione nella storia e nella leggenda, che vuole il cristianesimo introdotto a Firenze dai mercanti siriaci. “In effetti ammirare la sua splendida facciata, la composizione architettonica nel simbolismo dei numeri, i giochi di luce, gli splendidi intarsi della pavimentazione della navata centrale, lo zodiaco, ispirano nel visitatore la sensazione di trovarsi in un luogo particolare, una porta del cielo, come si legge nell’iscrizione incisa sul portone orientale, haec est porta coeli, un luogo in cui l’energia che vi trascorre si avverte.” (dall’articolo di Tuttatoscana riportato poco sopra).

Spettacolare la veduta di Firenze dalla sommità del monte.

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Firenze

“A Firenze pensavo come a una città miracolosamente profumata e simile a una corolla, perché la chiamavano la città dei gigli, e la sua biondeggiante corona con una torre di burro.” (Marcel Proust)

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Arrivederci Firenze, alla prossima…

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Eventi, LE NEWS

Ci sono eventi che restano per sempre…


21 marzo 2019. Presento il mio “Una morte sola non basta” (Del Vecchio Editore) alla biblioteca della Camera dei Deputati. Un’esperienza indimenticabile e intensa, che ho avuto l’onore di vivere in quell’ambiente affascinante.

Il ricordo da Facebook:

Il romanzo”Una morte sola non basta” (Del Vecchio Editore) è stato definito un grande romanzo neo realista. Poco dopo la sua uscita il quotidiano La Repubblica scriveva di me:

Le recensiioni al romanzo sono numerosissime. Tra le più accurate e originali mi piace ricordare quella del Prof. Andrea Terzi, che mi ha definito “entomologa del linguaggio” e “biografa della convulsione”.

“La Alibrandi non fa neppure una concessione alla pietà, che manca ai parenti stretti dei due nuclei familiari: ora per la violenza del sesso, ora per il morbo della superstizione, la piaga delle sette.”

E l’articolo di Grazia Giordani per l’Arena di Verona e Brescia Oggi”

Ma non posso dimenticare le recensioni di Emma Fenu per Cultura al Femminile, di Salvina Pizzuoli per Tuttatoscanalibri, di Marilù Giannone per Consul Press, di Maggie Van der Toorn per Geartis, di Martino Ciano per Satisfiction, di Serena Adesso per Il Mangialibri e molti altri.

Molto originale: I dieci buoni motivi per non leggere “il libro”Una morte sola non basta” di Giudittalegge:

Dice Emma Fenu per Cultura al femminile: “Non è una storia per tutti, questa. Non regala sonni tranquilli, non consola, non edulcora. La parola si fa nuda, violata e violentatrice, perchè una morte sola non basta, bisogna celebrarla nel ricordo, infinite volte.”

Potrete trovare le numerosissime recensioni a questo link: https://danielaalibrandi.com/category/una-morte-sola-non-basta-le-numerosissime-recensioni/

Se volete leggere il romanzo che, in edizione italiana, si trova anche nelle prestigiose biblioteche di Harvard e Yale:

https://danielaalibrandi.com/2020/01/05/634-dove-acquistare-una-morte-sola-non-basta/

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Eventi, LE NEWS

“Libri Itineranti”, un’esperienza da non mancare!


Tempo fa sono stata invitata ad aderire a un originale progetto letterario organizzato dal gruppo facebook Libri Itineranti. Si trattava di inviare una copia di uno dei miei libri, insieme a un quadernino, per partecipare a un tour letterario sui generis. Infatti il romanzo sarebbe stato letto da un gruppo di lettrici in tutta Italia, le quali avrebbero dovuto scrivere una recensione sul quaderno, che poi sarebbe tornato a me.

E io non ho inviato solo quel libro, perchè l’idea mi ha entusiasmato, visto che ho sempre considerato il ritorno da parte dei lettori il più importante premio letterario. E se avessi ricevuto delle critiche sarebbe stato un arricchimento e uno stimolo a fare meglio.

Quindi, come amo sempre fare, ho accettato l’incognita di una prova.

Ieri ho ricevuto il quadernino con le recensioni a “Quelle strane ragazze”. E la domanda che spesso mi pongo, cioè se è più quello che un autore dona al lettore o se è il lettore a regalare qualcosa di prezioso all’autore, ha avuto la giusta risposta. Mi sono emozionata davanti a un semplice quaderno, impreziosito e caratterizzato dalle storie personali con cui ogni lettrice si è presentata e dalle relative recensioni al romanzo. La loro sensibilità e raffinatezza, il tocco elegante e genuino dei pensieri espressi, un viaggio virtuale attraverso luci, colori e sentimenti profondi. Scorrendo le pagine mi è capitato anche di trovare ricordi lasciati da chi ha apprezzato la lettura: disegni, adesivi, segnalibri, foto delle varie città dove il romanzo è transitato, filtri di tè o di gradevoli infusi.

Un grazie di cuore a chi ha parteipato al tour del mio romanzo e all’abilità delle amministratrici del gruppo che riescono a far viaggiare molti libri da nord a sud!

Insomma, un’esperienza splendida!

E ancora mi viene da pensare che quando si pubblicano diversi libri, come è capitato a me, si tende sempre a parlare dei più recenti, mentre il destino, lavorando a modo suo, porta alla ribalta anche quelli che appartengono a qualche anno addietro. “Quelle strane ragazze”, infatti, ha vinto il premio letterario nazionale Perseide 2014 e rappresenta la versione integrale e ampliata della prima edizione (La fontana delle rane, ora fuori catalogo) uscita in forma più snella per rispettare la lunghezza imposta dalle regole concorsuali.

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LE NEWS

Un bel tour nel museo del castello…


Il Castello di Santa Severa con il ricordo delle tante presentazioni dei miei romanzi in quegli affascinanti ambienti. Oggi invece un bel tour nel suo museo e una “arrampicata” sulla Torre Saracena, da cui si gode uno scenario spettacolare. Il castello risale al XIV Secolo ma, secondo la tradizione cristiana, è in questo sito che la giovane Severa di Pyrgi, con i fratelli Calendino e Marco, ricevette il martirio il 5 giugno 298.

https://www.castellodisantasevera.it/storia/

Questo luogo è da sempre nel mio cuore!

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DISTRIBUZIONE GLOBALE, LE NEWS

Torno a parlarvi di “Quelle strane ragazze”


Ed è soprattutto per ringraziare quei lettori che mi hanno inviato le mail con le loro foto scattate nel quartiere Coppedè, o Magico come amano chiamarlo i romani, che hanno scoperto dopo aver letto“Quelle strane ragazze”. Infatti il romanzo è ambientato proprio in quell’affascinante luogo, a Piazza Mincio, tra il Villino delle Fate, il Palazzo del Ragno e quelli degli Ambasciatori. Attorno allo scrosciare della Fontana delle Rane si intrecciano la vita e i destini di alcune ragazze, impiegate negli uffici di una prestigiosa organizzazione internazionale.

Ambientato all’inizio degli anni Novanta, subito dopo la caduta del muro di Berlino, fotografa ciò che accadde nel nuovo assetto europeo e mondiale, nel quale furono più spesso utilizzate forme di spionaggio quali le cosiddette Trappole di Miele.Una storia intrecciata, dai forti risvolti umani, che non lesina suspense ed erotismo. Il libro ha vinto il Premio Letterario Nazionale Perseide 2014 con il titolo “La fontana delle rane” (ora fuori catalogo), che per esigenze concorsuali venne pubblicato in forma più snella e privo di alcune parti scottanti che invece sono integrate nella nuova edizione di “Quelle strane ragazze”. Con Youcanprint il romanzo è distribuito in tutto il mondo anche in edizione cartacea.

Il video in inglese per i miei amici abroad. I thank so much my readers from Australia!

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Eventi, LE NEWS

Al Book Pride con “Viaggio a Vienna”, Stand D28 Morellini Editore


Non c’è bisogno di andare lontano per vivere una storia coinvolgente e indimenticabile nella affascinante capitale austriaca. Basta recarsi al Book Pride di Milano e troverete una trama che vi catturerà.

“Viaggio a Vienna”, pubblicato nel 2020 da Morellini Editore, segnalato dai circoli letterari italiani come uno dei più bei libri di quell’anno. è stato successivamente inserito nel Torneo Robinson di Repubblica. Ospite di Incontri d’Autore a Rai Radio1 e di altre trasmissioni radiofoniche e televisive, come la Eat Parade del TG2, offre una storia intrisa di sentimenti e suspense in innumerevoli sfumature.

C’è solo uno spazio, né fisico né temporale, dove si può manipolare la realtà vissuta per farla divenire ciò che si desiderava che fosse. Ed è una minuscola e impalpabile striscia di mezzo, estremamente sottile, dove il nebbioso confine tra la vita e la morte le rende talmente vicine da permettere loro di ridere l’una dell’altra.

https://danielaalibrandi.com/2022/10/17/il-15-ottobre-di-due-anni-fa-usciva-viaggio-a-vienna-morellini-editore-un-indiscutibile-successo/

Da RAI Radio 1:

https://www.youtube.com/watch?v=MRCz67XTixI&list=UULFf-rWsJ4gt8qbuzBqBdUNFw&index=4

Dal TG2:

https://www.youtube.com/watch?v=96y3nOob-Mc&list=UULFf-rWsJ4gt8qbuzBqBdUNFw&index=3

https://danielaalibrandi.com/2020/10/17/dove-acquistare-viaggio-a-vienna/

https://www.bookpride.net/scheda-espositore?recordId=rec8672PXFWNqbTb4

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LE NEWS

A Villa Giulia un appuntamento dedicato a Pasolini e alle tante forme d’arte


Domenica 5 marzo ho trascorso un pomeriggio interessante a Roma, presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. Un omaggio dell’attore e regista Agostino De Angelis al poeta, scrittore, e grande intellettuale italiano. Nella magnifica sala della Fortuna si sono alternati diversi artisti per interpretare, attraverso varie forme d’arte, la vita e il pensiero di Pasolini. Con una mostra fotografica e una pittorica, la coinvolgente recitazione di Agostino De Angelis, la voce di un grande tenore come Fabio Andreotti e l’interpretazione di giovani attori, quelle ore sono trascorse ripercorrendo, oltre alla vita del grande poeta, anche uno spaccato della nostra storia.

Infine è stata un’esperienza unica camminare nei giardini di Villa Giulia quando ormai era buio, in uno scenario inconsueto, allietati perfino dall’esibizione estemporanea di Fabio Andreotti, la cui voce ha risuonato nell’affascinante parco della Villa.

La ripresa è la mia

E un bel selfie insieme al tenore Fabio Andreotti

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Eventi, LE NEWS

“Racconta la tua storia”, esperimento riuscito!


Un’idea nata quasi per gioco, che si è trasformata in un vero successo. Un libro di quelli dalla trama tosta da leggere e da analizzare, un meeting tra i lettori che hanno aderito al progetto e che desideravano approfondire i temi scottanti trattati nel romanzo.

La redazione de L’Ortica del Venerdì ha dedicato il primo incontro al mio “Nessun segno sulla neve” (Premio Circe 2013), uscito ben tredici anni fa e rieditato nel 2015 da Edizioni Universo la cui curatissima edizione, impreziosita dai disegni di Carlo Grechi, è stata tradotta nella versione inglese di “No steps on the snow”. In quell’anno ben cinquanta blog statunitensi parlarono della trama.

Il mio primo romanzo, quello che come tutti i “primi” occupa un posto speciale, continua a darmi enormi soddisfazioni. Solo una settimana fa era tra i primi Best Seller di Kobo, dopo che lo è stato per varie volte in Amazon.it, com, ca, uk e in Giappone. E la riunione del 2 marzo, moderata dalla giornalista Barbara Pignataro, ha confermato la forza della narrazione e la capacità di suscitare intense emozioni in chi legge. I numerosi lettori, che ringrazio di cuore, hanno dato vita a un vero dibattito su argomenti toccanti, come la violenza, le lotte studentesche del Sessantotto, la voglia di emancipazione di quelle ragazze, spesso punite per aver indossato minigonne e casacche di tela indiana trasparente.

Foto di Paolo Emilio Mariani

Un gruppo eterogeneo di persone che non si conoscevano tra loro (un editore, una doppiatrice cinematografica e televisiva, un insegnante di liceo, una hostess, una responsabile della Croce Rossa, un ragazzo da poco maggiorenne, due avvocati, e un fotografo) ha dato vita a uno dei dialoghi più interessanti che ricordi, a volte acceso e a volte disteso, ma sempre imperniato su ciò che la storia ha trasmesso loro. La certezza di aver intrapreso un percorso significativo l’ho avuta quando il confronto si è fatto più intenso ed è stato chiaro quanto i personaggi interpreti della trama fossero reali anche per i lettori:

“Ma perchè Nuccio non ha fatto la stessa cosa?”

“Francesco era un meschino che ha meritato quello che gli è capitato”

“Milena provocava i maschi della classe, non era un’ingenua come si può credere”

“E no mia cara, all’epoca c’era la moda delle minigonne, la musica dei Beatles, la voglia di libertà. La violenza è un tarlo a cui non serve la provocazione”.

Insomma, sono trascorse delle ore fantastiche, nelle quali ho avuto un contatto diretto con chi mi ha donato delle genuine emozioni per aver letto il libro. Tra loro qualcuno l’aveva terminato in un giorno, altri avevano avuto il desiderio di leggerlo due volte. Nessuno era rimasto indifferente e tutti hanno ritagliato quelle ore per poterne parlare insieme, puntualizzando anche la bellezza delle ambientazioni scelte e la coerenza dei personaggi.

E gustando dolcetti e bevande calde, mentre fuori pioveva sull’antico selciato della etrusca Cerveteri, è stato meraviglioso ascoltare alcuni brevissimi passi scelti e letti dai partecipanti.

Ho ricordato anch’io alcuni episodi legati alla trama, come l’incontro che una lettrice ha voluto a tutti i costi avere con me, appena uscito il romanzo, per dirmi come questo libro le avesse cambiato la vita, nonostante vivesse un matrimonio all’apparenza felice: “Appena ne ho terminata la lettura, non ho voluto che passasse altro tempo e ho ricercato il mio primo amore. Ci siamo ritrovati e amati di nuovo…” Oppure una mail che ho ricevuto da una lettrice che aveva vissuto una violenza sessuale e aveva cercato di rimuovere quell’episodio per tutta la vita. Solo leggendo il romanzo era riuscita a metabolizzare l’atroce esperienza. Terminava la mail con “… e mentre le scrivo sto piangendo, stavolta di un pianto diverso”. Un signore mi ha commosso con un messaggio privato nel quale ha ricordato le sue prime esperienze politiche e amorose legate a quegli anni così significativi per la nostra storia.

Già, perchè quelle passioni, quelle disperazioni sono rimaste in chi le ha vissute e l’urlo di Milena è il grido di una generazione che ha visto traditi gli ideali per cui ha tanto generosamente e strenuamente lottato. E il Sessantotto è stato un periodo difficile, pericoloso, ma anche affascinante e indimenticabile, insieme alla freschezza di chi, proprio in quel clima, ha vissuto il suo primo amore.

E’ doveroso per me ringraziare ancora la redazione de L’Ortica del Venerdì, la giornalista Barbara Pignataro, e l’editore Cristiano Cimarelli di Edizioni Universo che ha rieditato già due dei miei vecchi successi, donando loro nuova vita con edizioni strepitose. “Nessun segno sulla neve”, “I misteri del vaso etrusco” e, tra pochi giorni, la riedizione de “Il bimbo di Rachele”, in una veste grafica spettacolare.

Ricordo che “Nessun segno sulla neve” è immediatamente disponibile in ebook in Amazon, Kobo e nei migliori negozi online, mentre è ordinabile nelle librerie elencate nel seguente link e presso la casa editrice 069941736, che lo spedisce a domicilio:

https://danielaalibrandi.com/2019/12/31/dove-acquistare-nessun-segno-sulla-neve/

https://danielaalibrandi.com/category/dove-acquistare-i-miei-libri/

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