Quelle strane ragazze: la nuova fatica letteraria di Daniela Alibrandi
È uscito da pochi giorni il libro “Quelle strane ragazze” dell’autrice Daniela Alibrandi, nota in Italia e all’estero per i suoi thriller di grande impatto (ricordiamo tra gli altri “Una morte sola non basta”, “Nessun segno sulla neve”, “Un’ombra sul fiume Merrimack”). Anche questa volta la scrittrice non si smentisce, trattando argomenti particolarmente delicati e facendo vivere al lettore un’esperienza indimenticabile.
Già l’immagine di copertina, con l’enigmatico sguardo della ragazza dal volto dipinto, anticipa il climax di suspense e mistero che aleggia in tutto il romanzo. La trama del libro che è ambientato all’inizio degli anni Novanta in un quartiere di Roma dalle originali architetture, il Coppedè o quartiere Magico, come viene comunemente definito. Sulla piazza Mincio dove troneggia la Fontana delle Rane, famosa anche per il bagno improvvisato dei Beatles negli anni Sessanta dopo una loro esibizione al Piper, si affacciano edifici dai richiami esoterici, ricchi di fascino come Il Villino delle Fate, Il Palazzo del Ragno e quello degli Ambasciatori.
Il muro di Berlino è stato abbattuto da poco, l’assetto politico mondiale sta rapidamente cambiando e si sperimentano nuove forme di spionaggio. È l’alba di una calda giornata primaverile e attorno allo scrosciare della Fontana delle Rane si tessono le storie di diversi personaggi. Un uomo è solo in casa, deciso stavolta a riuscire nell’intento di togliersi la vita. Di fronte, in uno dei misteriosi edifici, alcune ragazze svolgono il lavoro di impiegate presso una prestigiosa organizzazione internazionale, coordinate dalla anziana segretaria, il resto è tutto da scoprire…
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