E già, certi delitti vanno proprio negati Commissario, esclamarono il vecchio frate e la cara suor Rose …..
E se lo dicono loro, bè, in nome di Dio, SI!, vanno negati …. Senza rimorsi, senza il bisogno del perdono sebbene sia questo quello che è scritto nella Bibbia sotto il Testamento di Gesù.
Ma, c’è sempre un ma …..ed ecco immancabile affiorare lo straordinario talento della scrittrice, a stupirci ancora una volta per la suà genialità.
Rosco è un commissario che non siede tra gli uomini giusti. La storia nasce intorno al suo personaggio. Non è un buon poliziotto, tantomeno un buon marito. Un individuo che nessuno vorrebbe nella propria vita. Un capo burbero ed egoista, con i suoi giovani sottoposti, con sua moglie e forse anche con se stesso …. Uno che viola il suo giuramento e cade nel piacere con una donna sua indagata. Rimosso dall’incarico e dalla vita matrimoniale. Un vero e proprio stronzo, insomma. L’uomo sbagliato in un sacco di posti sbagliati.
Al tavolo da gioco, seduto di fronte c’è il giusto. C’è la fede. C’è un modesto commerciante di oggetti sacri, c’è Rodolfo, un ragazzo di bottega a cui sono negati gli affetti sin da bambino. C’è la fragile Suor Rose, una ragazza un tempo, anche lei, in grado di perdonare un tradimento d’amore tanto da avvicinarsi all’amore di Dio.
L’esito della partita è già scritto, e man mano che le pagine scorrono come le manches di un poker, la scrittrice ci fa credere tutto ciò che invece non sarà.
Lei, attraverso una voce fuori campo ci dà qualche avvisaglia … ce lo dice che forse non è tutto secondo le scritture. Ma lo dice sottovoce, per poi tornare a confermare quello che credevamo all’inizio. I buoni sono i buoni e i cattivi anche. Ed il lettore lo crede fermamente, almeno finchè non arriva quel 31 dicembre. Cosa ho pensato allo scoccare della mezzanotte: cara Daniela, hai voluto dare una fine in una fine! Quello che resta nella mente del lettore? L’attesa di scoprire cosa accadrà a partire dal primo gennaio.
Ecco la Daniela Alibrandi che conosco, colei che sovverte le apparenze, i luoghi comuni, le storie che lei stessa prima scrive e poi cambia, lasciando il lettore disorientato.
E Suor Rose? Non posso dire a chi ci ascolta chi è suor Rose. Di certo è una donna e come tutti i personaggi della scrittrice, ha in se tutto ciò che la Alibrandi ha sempre detto delle Donne, nel bene e nel male, sono la fonte di tutte le passioni, come lo è Marilena, che vince la partita con il suo destino per ritrovare un uomo, un amore da accudire, da educare ed in cui trovare protezione.
I delitti negati è sì un poliziesco, è sì un triller, è di certo anche un racconto moderno, ma soprattutto è la storia di istinti e sentimenti che si intrecciano, è la brutalità di alcuni profeti : “Mio dio, non mi pento e non mi dolgo dei miei peccati e con tutto il cuore ti offro il giusto castigo che ho inferto. So che cosi facendo, non ho offeso te, infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa. Signore, Misericordia, aiuta la mia anima eletta!”
Nei delitti negati, non c’è un protagonista, saranno i lettori che sceglieranno ognuno il proprio. Buona lettura!
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