Era l’agosto di cinque anni fa, un ricordo che mi è stato riportato da Facebook. Ma come dimenticare quella serata! Di premi fortunatamente ne ho collezionati parecchi e molti, importanti, anche dopo “Il Premio Impegno” del 2016. Ma la motivazione per cui mi venne consegnata quella targa dalla presidente di Scuola Ambiente e dal vice presidente della Pro Loco racchiudeva un significato particolare. E’ stato infatti “Il riconoscimento per la mia attività letteraria e per l’attenzione verso i temi sociali e per il territorio che traspare da tutte le mie opere“. Ricordo che non riuscii a trattenere la commozione. Quel premio arrivava in un momento molto particolare. Infatti avevo perso da poco più di un mese la mia mamma, confidente, complice e mia insostituibile amica. Lei mi ha sempre sostenuto e seguito e, in quella sera stellata, davanti a una platea nella quale per la prima non era lì a incoraggiarmi e a sorridermi dolcemente, io ho dedicato quel momento e quel premio proprio a lei.
Ed è sempre bello pensare che il mio modo di descrivere la realtà e i temi sociali che mi sono cari non è passato mai inosservato. E con la gratitudine che ancora esprimo verso chi ha deciso di gratificare la mia attività letteraria con un premio tanto ambito, faccio un breve excursus sulle opere, vincitrici di premi e riconoscimenti nazionali, che più di altre hanno affrontato argomenti delicati di violenza e disagio sociale:
Nessun segno sulla neve (Edizioni Universo) – La violenza sulle ragazze e sul loro desiderio di emancipazione, una storia di passioni politiche e disperazione ambientata nel periodo del Sessantotto romano.
Una morte sola non basta (Del Vecchio editore) – La violenza sui minori, in particolare su due bambine nate negli anni Cinquanta, quando non si prestava particolare attenzione al disagio infantile. Una storia forte ambientata nell’affascinante cornice di una Roma fotografata nella sua semplicità degli anni Cinquanta, nel boom economico dei Sessanta, fino alle contraddizioni degi anni Settanta.
I misteri del vaso etrusco (Edizioni Universo) – La crisi economica, vissuta in un piccolo borgo ricco di antichità etrusche, una realtà che rischia di distruggere una famiglia. La strenua lotta di una nonna che, per non far andare lontano i nipoti che ha cresciuto, decide di vendere il vaso etrusco che possiede e che, lei crede, risolverà tutti i problemi.
Quelle strane ragazze (Youcanprint Distribuzione Globale) – L’utilizzo del corpo delle donne come “trappole di miele” nella Roma dei primi anni Novanta, quando con la caduta del muro di Berlino e con il nuovo assetto europeo, si doveva ricorrere a nuove forme di spionaggio. Romanzo totalmente ambientato nel quartiere magico di Roma, il Coppedè.
Il Bimbo di Rachele (Amazon-Kobo) – il dramma di una dona di fronte alla drammatica scelta di abortire, ambientata nei meravigliosi luoghi sulla costa dell’alto Lazio.
E dall’antologia “I doni della mente” (Amazon – Kobo) i racconti brevi, vincitori di premi letterari nazionali:
Il Bacio dei vecchi, l’amore della terza età
La terra di nessuno, una riflessione sull’educazione ambientale
L’ultima casa, l’espropriazione dell’abitazione a un anziano
Quei quattro minuti, uno tra i tanti drammi dovuti alla crisi economica
I suoi passi leggeri, la Memoria e lo sterminio
Il compagno amaro, la malattia senza diagnosi
C’era una volta una donna bellissima, la mancanza di sicurezza nei lavori riservati alle donne
La generazione mancante, la lotta generazionale che rischia di divenire sempre più aspra
E molti altri…