“Per me il termine Femmina racchiude un universo complesso, morbido, luminoso, contrastante, passionale, profondo, divertente e soprattutto incompreso, forse proprio per l’imponderabile versatilità che contraddistingue la natura femminile in contrasto con la prevedibile natura maschile.”
Da Oubliette Magazinehttps://oubliettemagazine.com/2017/11/01/donne-contro-il-femminicidio-30-le-parole-che-cambiano-il-mondo-con-daniela-alibrandi/
L’8 marzo è stata sempre una data importante, nella quale più volte è stato riconosciuto il mio originale impegno nell’analizzare e trattare il tema della condizione femminile, nella nostra società e negli anni successivi al 1946, anno nel quale finalmente venne concesso il voto alle donne. Il loro cammino è stato ancora più difficile, al di là di quello che si possa immaginare. “Una morte sola non basta”, “Nessun segno sulla neve”, “Quelle strane ragazze” e anche i thriller noir ed erotici, come “Il bimbo di Rachele”, la Trilogia Romana”, ogni mio romanzo accende i riflettori su donne e madri che non riuscivano neppure a difendere le proprie figlie dalle violenze domestiche (1950/60), oppure ragazze violate e punite per la propria ricerca di emancipazione (1968)
Nelle note di approfondimento a mia cura, in appendice a “Una morte sola non basta” (Del Vecchio Editore), sono raccolte le leggi e gli avvenimenti salienti che hanno modificato la condizione femminile dagli anni Cinquanta ai Settanta. Sono andata a ricercare anche fatti di “cronaca”, come lo scandaloso spogliarello improvvisato dall’attrice turca Aikè Nanà, il 5 novembre del ’58 in un locale del centro di Roma, immortalato dagli scatti di Tazio Secchiaroli, oppure ancora il tariffario di una “casa chiusa”, contro la cui abolizione, avvenuta a seguito dell’entrata in vigore della legge Merlin nel ’58, si schierò anche Indro Montanelli con il suo polemico pamphlet Addio Wanda!
L’8 marzo del 2022 al convegno Women in Action 2022, mi è stato consegnato il Women Arts Week, premio alla cariera letteraria e al mio originale impegno dedicato alla condizione femminile.
E altre bellissime occasioni mi hanno permesso di trattare l’argomento che mi sta più a cuore