Foto di Mauro Zibellini
Credetemi, non è retorica, ma svegliarsi la mattina successiva a una serata come quella di ieri è come destarsi da un sogno, quando si prova la sensazione di aver vissuto una magia. E può accadere anche dopo centinaia di eventi. Ieri, la location offriva già un fascino particolare, aumentato da quei colori che solo una pioggia improvvisa e violenta riesce a dipingere, come a voler far finire improvvisamente l’estate. La costa era stata sferzata da temporali e trombe d’aria, e il Castello, che si erge come un baluardo sul mare, trasudava tutto il proprio sapore medievale, infondendo la voglia di antico e di sicuro.
La Sala del Nostromo poi è un ambiente indescrivibile, con le sue alte volte, le porte finestre che danno sul mare, il pavimento con trasparenze che mostrano la profondità delle antichità sottostanti, una veduta che avviluppa e quasi intimorisce. Ed è stato piacevole per i partecipanti trovarsi in un ambiente scaldato da sentimenti genuini, che solo la letteratura riesce a infondere, e da calici di vino offerti con un sorriso.Devo elogiare il gusto raffinato degli ideatori della rassegna letteraria Libri e calici sotto le stelle, così come la grande capacità degli organizzatori.
Il tempo è trascorso in modo fluido, con il desiderio che potesse continuare ancora. La giornalista Francesca Lazzeri ha condotto e moderato l’incontro con grande sensibilità e maestria, ponendomi con tatto e semplicità delle domande originali, che hanno messo a nudo quello che è il mondo interiore di un’autrice, facendomi parlare anche dei risvolti personali che mi hanno portato alla scrittura de “I delitti del Mugnone”. Non ho trovato difficoltà nell’ammettere che mi sono isolata in un monastero tra Firenze e Fiesole, cercando di rimettere insieme i pezzi di me stessa dopo aver perso mio marito. Non è stato difficile raccontare che, dopo un simile dispiacere, ho temuto di non riuscire più a scrivere e che, al contrario, proprio quell’ambiente inquietante del monastero mi ha ispirato portandomi alla scrittura del romanzo che io chiamo il libro della mia rinascita.
Abbiamo sviscerato la trama, senza spoilerare, parlando dei personaggi ben delineati e coerenti, della apparente quiete del Mugello, dei delitti firmati da uno spietato serial killer e di una ragazza disperata in cerca di un rifugio. Del commissario Rosco, trasferitosi a Firenze in cerca di serenità, che al contrario si trova davanti a delitti efferati simili ad altri avvenuti anni addietro, sentendo forte la responsabilità di fermare quella mano assassina. E poi Firenze, il periodo storico degli anni Ottanta, l’accenno anche ai delitti del Mostro di Firenze, che però nulla hanno a che fare con la trama de “I delitti del Mugnone”.
Particolare attenzione ha suscitato la spiegazione delle innovazioni portate dal romanzo, il primo a potersi forgiare della definizione di MultiDimensionCrime, innovativo stile letterario che appartiene a molti dei miei romanzi, finalmente riconosciuto e ufficializzato insieme al mio ruolo di pioniera del genere, che fonde armoniosamente le caratteristiche dei filoni portani Giallo/Noir/Thriller, forgiando l’immginazione del lettore in modo multidimensionale. E ben si sposa l’innovazione letteraria con quella editoriale dell’editore Morellini, che ha reso il romanzo un Extended Book. Con il Qcode in quarta di copertna, infatti, si accede a un link dove si possono vivere le ambientazioni descritte, perfino ascoltare le musiche in voga negli anni Ottanta, alcune delle quali nominate nel romanzo. Un modo per non abbandonare una storia con la lettura delle ultime pagine, continuando a viverne ancora per un po’ le atmosfere.
Particolarmente apprezzate le letture dell’attore e regista Agostino De Angelis, che con lui non sono mai semplici letture, ma recitazione pura, teatrale, qualcosa che conquista l’attenzione in modo totale. Soprattutto il dialogo da lui interpretato tra l’assassino e la vittima ha fatto ben comprendere quale sia la forza del MultiDimensionCrime.
E ciò che il criminologo forense dott. Gianluca Di Pietrantonio ha spiegato riguardo alle motivazioni che possono scatenare degli impulsi improvvisi, anche in persone assolutamente insospettabili, ha catturato ancora di più l’interesse dei presenti. I traumi infantili, la ritualità, gli indizi che si devono considerare nel disegnare il profilo psicologico di un serial killer. Mi ha fatto un enorme piacere sentire proprio da un professionista del settore che i miei romanzi sono strutturati con notevole bravura e in modo ineccepibile.
E infine una chicca che ha emozionato tutti. Dopo l’ultima lettura nella quale si parla di Firenze e della famosa e antica canzone “Firenze sogna”, ho potuto far ascoltare la parte di una vecchia registrazione a cui sono particolarmente affezionata.
In sottofondo, sullo schermo alle nostre spalle si sono susseguite le immagini del Power Point che riportava le fasi più significative della mia carriera letteraria. Ho potuto anche annunciare che i primi tre romanzi dove si muove la squadra del commissariio Rosco (Delitti fuori orario, Delitti negati e Delitti Postdatati) stanno per essere ripubblicati nella nuova strepitosa edizione nel mese di settembre, finalmente con la definizione di MultiDimensionCrime
L’incontro si è concluso con il firmacopie e l’emozione particolare che accendono le parole dette con il cuore da chi ha letto i miei romanzi, in pochi indimenticabili momenti. Il mio ringraziamento sincero va a chi ha sfidato anche le intemperie pur di trascorrere un po’ di tempo insieme a me e alla mia scrittura, grazie davvero!
E ancora un ringraziamento alla gentile disponibilità della giornalista dott.ssa Lazzeri, al dott. Gianluca Di Pietrantonio, criminologo forense, e al maestro Agostino De Angelis, che mi hanno accompagnato in questa magnifica avventura.
Ricordo che L’evento è stato promosso dalla Regione Lazio e organizzato dalla società in house LAZIOcrea, che d’intesa con il Mic e il Comune di Santa Marinella ospita la rassegna letteraria nello spazio del Castello di Santa Severa. La degustazione di calici di vino è stata offerta al pubblico dai produttori del territorio associati alla Strada del vino delle terre etrusco romane. A tutti, ma proprio a tutti, va il mio sincero ringraziamento.
Un particolare ringraziamento al fotografo Mauro Zibellini per il bellissimo servizio fotografico
Video della trasmissione RAI dedicata a “I delitti del Mugnone”



































