Sì lo ammetto, sono affetta da Eclettismo artistico e me ne vanto. Amo scrivere anche per i miei piccoli ma grandi lettori, i bambini che sono, al di là di quanto si possa credere, i più attenti ed esigenti lettori.
Nell’ambito del progetto letterario scolastico “Il Volo”, che ha eletto il mio libro “L’ispettore Supplì, le mozzarelle scomparse e altre fantastiche storie” tra i testi di lettura, si è svolto il primo incontro letterario con i giovani lettori appartenenti a due dei plessi scolastici coinvolti, a cui farà seguito tra pochi giorni un nuovo evento. Un appuntamento “dolcissimo” e speciale, tanto semplice quanto indimenticabile, presso due delle sedi dell‘I.C. Marina di Cerveteri. C’è sempre qualcosa di profondamente magico quando ad aprire le pagine sono bambini curiosi, e dall’altra parte c’è l’autrice in carne e ossa: tutto sembra divenire tangibile, luminoso, commovente.

Un incontro organizzato con il cuore dalla referente del progetto, l’insegnante Marica Tomeo, in collaborazione con le docenti delle classi III A, M, O, U e V U. Seduti all’aria aperta, a contatto con la natura, nella spontaneità di sentimenti genuini, espressi senza filtri da occhi pieni di meraviglia e sorrisi, che hanno detto più di mille parole. Sono stata accolta con la tenerezza e l’autenticità che solo i bambini sanno offrire, e sommersa dalle domande che si erano posti durante la lettura. Quesiti che sono andati ben oltre il significato delle trame, ma che hanno scavato a fondo anche su quale sia il mondo di un’autrice. Come si riconsce l’impeto che porta a scrivere, se si è felici scrivendo, qual è il sentimento più forte nell’attimo in cui si termina di scrivere un libro. Ogni domanda era un piccolo ponte lanciato tra chi scrive e chi legge, tra il mondo consapevole adulto e quello genuino e puro dell’infanzia.





Ho scoperto che i quattro racconti che costituiscono il libro e che parlano di amore, amicizia, rispetto per i giochi, per il cibo e per l’ambiente, sono stati per i bambini un rifugio, una fonte di scoperta e fantasia. Ogni pagina è stata parte delle loro giornate, me lo hanno dimostrato con elaborati di grande spessore dedicati al libro. In particolare è stata sorprendente la trasposizione in versi della trama del primo racconto, proprio quello da cui prende il titolo “L’ispettore Supplì”, poesie recitate magistralmente dagli alunni della III A guidati dall’insegnante Patrizia Vallocchia. Potete immaginare la mia emozione?





Un ringraziamento particolare va alla Dirigente Scolasrica dell’I.C. Marina di Cerveteri Angela Esposito, al Primo Collaboratore, Loredana Cairone e ai Responsabili dei plessi. Così come alla dedizione della referente del progetto Marica Tomeo, e alle docenti Rainoldi, Di Franco, Fattori, D’Eustachio e Antini, che con grande impegno ed energia sono riuscite a creare l’atmosfera di questo piccolo, immenso miracolo quotidiano: la letteratura che unisce, che accorcia le distanze, che fa sentire ascoltati, anche da un pubblico così giovane. In un mondo sempre più frenetico, virtuale e digitale, questo evento ha ricordato quanto possa essere potente e umana una semplice storia raccontata con il cuore.
Ci sentiamo alla prossima puntata, infatti tra pochi giorni incontrerò gli alunni che frequentano altri plessi dell’I.C. e che hanno preso parte al vasto progetto. Vi dico la verità, non vedo l’ora!
Auguro a tutti gli autori di soffrire del mio stesso disturbo, l’eclettismo artistico, perchè se non si scrive per i bambini, non si conosce l’altra parte del cielo che, credetemi è la più tersa e luminosa!