Sì, non c’è altro aggettivo per descrivere l’esperienza vissuta ieri visitando la Chiocciola di Trinità dei Monti! Di nuovo, insieme ai miei lettori, in un’avventura indimenticabile che ci ha portato nelle viscere della terra. Una porticina anonima si è aperta, accogliendoci in un mondo inimmaginabile, la Chiocciola di Villa Medici, così come è anche chiamato forse il più suggestivo degli accessi all’acquedotto Vergine, per la sua ubicazione in corrispondenza dello spigolo est di palazzo Medici. Particolarmente interessanti sono le sue caratteristiche costruttive. Si tratta infatti di un pozzo cilindrico profondo venticinque metri, centodiciassette gradini che ci hanno introdotto al silenzio assoluto, quello che solo la Storia può dare.
Un’immagine Bella, quasi commovente di un gioiello che Roma custodisce al di sotto del suo splendore. Già affacciandoci dall’alto abbiamo potuto vedere l’acqua Vergine che scorreva in fondo. E poi man mano che ci avvicinavamo all’acquedotto il silenzio, il rispetto e la meraviglia crescevano di gradino in gradino. E infine l’acquedotto, con le sue acque limpide e incontaminate che scorre da migliaia di anni, l’unico corso d’acqua che non ha mai subito interruzioni, nonostante le guerre, le invasioni e i tentativi di fermarlo che si sono succeduti nei secoli.

Abbiamo scoperto anche l’esistenza di una camera di “filtraggio” a cui si accede a metà del percorso, grazie alla quale le acque sono depurate naturalmente, perfino dal calcare che ha creato delle suggestive stalattiti sul soffitto e sulle pareti.






E per me l’emozone è stata doppia, grazie alla presenza dello speleologo romano Fabrizio Baldi, poichè è stato dopo un affascinante dialogo con lui e con le sue descrizioni che ho deciso di ambientare proprio lì una delle scene più drammatiche del libro, pubblicato da Morellini Editore. Scoprire che nel romanzo quell’atmosfera rivive esattamente, così come la conoscevano i lettori, che non dimenticheranno mai ciò che accade al capitolo XVII. Alcuni hanno addirittura ammesso di temere ciò che li aveva coinvolti leggendo “I delitti della Vergine”, mentre chi si accingeva a leggerlo, chedeva di non spoilerare.



Un ringraziamento particolare va alla associazione Sotterranei di Roma e alla gentilissima guida Anastasia, che ci ha raccontato per filo e per segno tutto ciò che è intervenuto nella storia dell’acquedotto, dalla sua progettazione e inaugurazione, il 9 giugno del 19 Avanti Cristo, fino ai giorni nostri, passando anche per i vari tentativi di devariarne il corso da parte di molti e insospettabili personaggi storici illustri, con lo scopo di potersi approvvigionare gratuitamente di quelle acque limpide e incontaminate.
Scorrete le tante immagini dello slide:
E Fontana di Trevi non è l’unica ad essere servita dall’acquedotto. Infatti abbiamo visitato anche la Barcaccia, l’altra fontana barocca che vive delle sue acque. E che meraviglia scoprire la storia dell’ascensore ad acqua, al lato di Piazza di Spagna e il sito archeologico esistente sotto alla Rinascente, con le maestose arcate e lo speco dove con un filmato dettagliato viene riprodotto lo scorrere dell’acquedotto Vergine.
Grazie di cuore agli avventurosi lettori che hanno condiviso con me questa straordinaria esperienza!
Scorrete la slide!

https://danielaalibrandi.com/2025/07/04/dove-acquistare-i-delitti-della-vergine-morellini-editore/




























































