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Con lo sguardo e la profonda sensibilità di una giornalista…


Capita che dopo un evento significativo come quello della prima nazionale de “I delitti del Mugnone” (Morellini Editore) si trovino degli articoli scritti dai giornalisti che erano presenti. Riporto di seguito alcune righe prese dall’ articolo della giornalista Ludovica Di Pietrantonio, apparso oggi su L’Agone, che vi invito a leggere al link di seguito. Ebbene questa bellissima penna mi ha fatto emozionare, ha saputo indagare con eleganza e raffinatezza il significato del mio scrivere, del mio vivere e ciò che è stato il mio sopravvivere. Un articolo che merita tutta la mia stima e la mia riconoscenza.

Dall’articolo:

“Una narrazione sapiente, fluida e scorrevole, intrigante, gestita con l’uso dell’analessi e dell’intreccio, che tiene il lettore inchiodato tra le righe con il fiato sospeso fino all’ultima pagina; superlative le descrizioni delle ambientazioni, rese visibili e familiari dall’autrice, così come i personaggi del racconto, vittime e carnefici con il denominatore comune delle fragilità umane. Torna il Commissario Rosco, frangibile e tenace insieme, la cui ispirazione è il vero prodigio dell’autrice, che ha dimostrato a se stessa come l’amore sia capace di farsi beffa della morte.
Forse l’opera più raffinata di Daniela Alibrandi, maturata tra l’afflizione e la rinascita emotiva, con la quale l’autrice si cala nell’animo di chi soffre, di chi cerca, di chi ama, di chi è in preda alla follia, decriptata dall’analisi criminologica dell’esperto presente.
Un bel pomeriggio di cultura e familiarità, in cui l’elegante personalità dell’autrice si è diffusa nell’aria profumata d’estate, accendendo la curiosità e il sorriso dei presenti, che hanno potuto accarezzare la forma della delicatezza creativa”.

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