Incontrare bambini che leggono un libro a loro dedicato è un’esperienza che va ben oltre il semplice scambio di parole. È un momento di connessione autentica, dove le storie scritte prendono vita negli occhi di chi le ascolta e le reinterpreta con la propria fantasia. In questo clima sospeso tra la realtà e il sogno, lunedì 26 maggio si è svolto il secondo incontro con i lettori del mio “L’Ispettore Supplì, le mozzarelle scomparse e altre fantastiche storie”, nell’ambito del progetto letterario Il Volo, questa volta con le terze classi delle sedi distaccate di Valcanneto e Terzi dell’ I.C. Marina di Cerveteri. Una realtà ambientale molto diversa dalle sedi situate sulla costa. Classi con pochissimi bimbi, scuole immerse in una atmosfera rurale, dove sembrano regnare solo pace e silenzio, mentre la tiepida brezza primaverile carezza la verde e rigogliosa campagna.
L’accoglienza è stata strepitosa, con dei canti dedicati all’importanzza della lettura e della scrittura e alle trame del mio libro, un’improvvisa immersione nella consapevole genuinità che solo l’infanzia può esprimere. Non nego di essermi emozionata, per quell’imprevedibile impatto con tali sentimenti.






C’è qualcosa di speciale nel vedere i piccoli appassionarsi a racconti pensati per loro. I bambini non si limitano a leggere: elaborano, sognano, interpretano, reinventano le trame ed è così che il libro, tra le loro piccole mani, diviene un portale verso la meraviglia. Le pagine divengono mappe del tesoro, e ogni parola assume un peso specifico, un seme che germoglia nella loro immaginazione. La dimostrazione sono stati i tanti raccontini che mi hanno donato, creati dopo la lettura del libro, e il desiderio di scrivere, che con grande piacere ho riscontrato in alcuni di loro.
E poi il momento delle domande che mi sono state poste, semplici ma profonde, e che hanno svelato la loro capacità di saper vedere oltre le parole: «Perché hai scelto proprio questa trama?», «Cosa succede al personaggio dopo la storia?», «Hai un posto speciale dove scrivere?», «Tu cosa sognavi da bambina?» e moltissime altre, fino a quella che non mi sarei mai aspettata: «Qual è la tua paura più grande?» Un faro acceso come su un set cinematografico, a illuminare la mia anima. Già, qual è veramente la mia paura più grande? Ci ho messo un po’ a capire ma, incalzata dai loro sguardi attenti e curiosi, ho risposto con la stessa genuinità qualcosa che resterà un segreto tra di noi.

È stata quindi un’occasione preziosa per rivedere anche la mia storia attraverso gli occhi di chi la vive per la prima volta. Un ritorno alla meraviglia e alle dolcissime disperazioni dell’infanzia, quando tutto è possibile e ogni pagina può divenire un’avventura. E infine la dimostrazione che la letteratura, soprattutto quella per bambini, non è mai un monologo, ma un dialogo continuo dove ogni libro, una volta chiuso, continua a vivere e crescere. E per i piccoli lettori, l’esperienza di parlare con chi ha scritto la loro trama preferita è un momento che li accompagnerà nel percorso di crescita, perchè ogni storia conta davvero e non terminerà mai di unirci.
A chiusura del progetto letterario Il Volo, fortemente voluto dalle docenti delle classi terze con la guida della referente Marica Tomeo, sabato 31 maggio si è svolta una grande festa sulla spiaggia di Marina di Cerveteri, dove sono stata di nuovo accolta in modo eccezionale, con manifesti dedicati a parti del tanto amato Ispettore Supplì. E proprio quando stavo per andare via ho potuto vivere il momento più tenero che potessi immaginare. Una bimba bellissima mi si è avvicinata timidamente. Era ancora bagnata per la nuotata appena fatta, e mi ha chiesto se potevo scriverle un autografo, perchè quando c’eravamo visti a scuola non aveva con sè il libro. Così, su un foglio volante le ho scritto una dedica specialissima, che lei ha apprezzato tanto, abbracciandomi forte. Un bacio su quei capelli umidi di mare ha suggellato l’evento finale di un progetto ambizioso, che non ha visto solo il mio lavoro, ma anche letture di altri scrittori.
Un ringraziamento alla Dirigente Scolastica dell’I.C. Marina di Cerveteri Angela Esposito, al Primo Collaboratore Loredana Cairone, alla referente del progetto, la docente Marica Tomeo, e ai Responsabili dei plessi, la cui sensibilità ha permesso lo svolgersi di questa significativa attività. E ancora un grazie di cuore alle insegnanti Amore, Fefè, Giordano e Tarantino per il loro ammirevole impegno nel difficile compito di stimolare gli alunni alla lettura e alla scrittura, cercando di delimitare l’utilizzo di cellulari, tablet, pc e quant’altro, senza permettere a questi utili supporti informatici di egemonizzare il mondo dei bambini, come purtroppo spesso accade.










