Incontrai Giacomo Messenio durante una presentazione del romanzo “Una morte sola non basta” (Del Vecchio Editore) nell’ormai lontano 2016. Da quel momento i nostri ruoli di autrice/lettore non si sono più allontanati e, nonostante Giacomo vivesse in un’altra città, addirittura in un’altra regione, è riuscito a raggiungermi in molte presentazioni dei miei numerosi e successivi romanzi. L’ultima è stata il 27 luglio scorso alla Mondadori di Cerveteri, quando vederlo di nuovo tra il pubblico mi ha profondamente emozionato! La sua recensione è un “must read” e anche stavolta mi ha fatto il dono del suo giudizio onesto sul mio nuovo romanzo “I delitti della Vergine” (Morellini Editore).

La sua recensione:
“Come è ormai “d’obbligo” ho divorato “I delitti della Vergine” perché, c’è poco da fare, i thriller di Daniela, agevolati da una scrittura fluida, fanno sentire il lettore partecipe delle vicende raccontate. Ed i brividi e le emozioni che si provano sono molteplici: curiosità, ansia, paura, rabbia ma anche piacere. Come è successo a me leggendo le descrizioni di puro erotismo del commissario Rosco con la moglie. Descrizione che non mi ha disturbato, al contrario! Se qualcuno confonde il puro erotismo con il porno dovrebbe rivedere il concetto che ha del sesso. Comunque devo dire che questo ultimo romanzo si differenzia dai precedenti perché, a mio avviso, lascia un po’ meno spazio ai colpi di scena e si sofferma di più nella descrizione delle ambientazioni. In definitiva, Daniela colpisce ancora.
Al prossimo entusiasmante thriller. Anzi al prossimo MultiDimensionCrime.” Giacomo Messenio
In questo romanzo, infatti, la cura delle ambientazioni era irrinunciabile. L’acquedotto Vergine, la Fontana di Trevi, oltraggiata da un cadavere che galleggia nelle sue acque, il parco dell’acquedotto, il crimine attuale che si intreccia con le antiche leggende e sì, anche alcune pagine di sano erotismo… insomma, posso dire che in questa trama tutto è un colpo di scena, anche i voli dei misteriosi insetti che sfiorano il capo di chi si muove nei sotterranei. E restate collegati, come è successo per i laghi sotterranei descritti in “Delitti Sommersi” (Morellini Editore), anche stavolta andremo alla scoperta delle misteriose ambientazioni che fanno da cornice alla trama de “I delitti della Vergine”.




















Appena iniziato a leggere il tuo libro e ho avuto la stessa sensazione di un pesce abboccato alla lenza di un pescatore e, da questi, trascinato fuori dall’acqua. Così mi sono sentito attratto dalla lettura coinvolgente dell’ultimo capolavoro di Daniela. Con la differenza che l’epilogo per il povero pesciolino non è piacevole, per me invece è stato sublime. Il romanzo è un crogiolo di sentimenti, passioni, valori sani che ben si amalgamano tra essi. E anche un pizzico di piccantino, dosato e descritto in maniera molto sobria, che non guasta, ma al contrario dà “sapore” al romanzo. Per non parlare degli odori, dei sapori che ho percepito leggendo la descrizione accurata delle pietanze e piatti della cucina reatina. Ancora una volta e questa volta in modo più forte, Daniela ha generato un romanzo intrecciando le storie a prima vista slegate tra loro ma che poi convergono in un unico finale. Inoltre mi è piaciuto molto la grande carica di umanità, di amore, di amicizia, di rispetto che ha accompagnato tutto il romanzo. In genere in un giallo, verso la fine del libro, si intuisce chi è il colpevole. Qua no, ti lascia col fiato sospeso fino all’ultimo. Unico rammarico è che l’ho letto con voracità ed è finito subito. Avrò modo di rileggerlo e ravvivare le emozioni che ho provato. Come l’ultima, molto intensa che mi ha commosso, dell’incontro in ospedale tra Rosco e Marilena. Grazie ancora, Daniela!
GIACOMO MESSENIO
Commento lasciato all’articolo E’ in Libreria! https://danielaalibrandi.wordpress.com/2019/06/09/e-in-libreria/