Una piacevole chiacchierata con la giornalista Beatrice Pucci
Santa Marinella, una piacevole chiacchierata con Daniela Alibrandi e ‘Quelle strane ragazze’
Di Beatrice Pucci
“Amore e Morte al quartiere Magico”, è così che la scrittrice Daniela Alibrandi, di Santa Marinella, ha sintetizzato la sua opera intitolata ‘Quelle strane ragazze’.
“Siamo all’inizio degli anni Novanta, il muro di Berlino è stato abbattuto da poco e l’assetto politico europeo e mondiale sta rapidamente cambiando, così come le forme di spionaggio fino ad allora utilizzate. Un uomo è solo in casa e si aggira per le stanze dell’elegante abitazione in preda a un raptus. Ha deciso per l’ennesima volta di togliersi la vita e stavolta è determinato a riuscire nell’intento”. Daniela si perde nei sui racconti lasciando ampio spazio ai suoi ricordi. Prende per mano il lettore e lo accompagna in quel periodo storico in cui il romanzo è ambientato, per proseguire poi con un attenta e dettagliata descrizione.
“Fuori, nel quartiere Coppedè o “Magico”, come viene comunemente definito dai cittadini romani, inizia una nuova giornata nello splendore dell’incipiente primavera. Il Villino delle Fate, Il Palazzo del Ragno e quelli degli Ambasciatori, misteriosi e affascinanti edifici della zona, riflettono la luce sui loro enigmatici bassorilievi e sui mosaici dorati. Attorno allo scrosciare della Fontana delle Rane si intrecciano le vite e i destini di alcune ragazze, impiegate negli uffici di una prestigiosa organizzazione internazionale, coordinate nel loro compito dalla anziana segretaria del direttore generale. Queste esistenze, apparentemente scollegate, troveranno una loro drammatica composizione in un crescente climax di suspense per giungere a un intreccio inaspettato quanto meno imprevedibile”.