LA PAROLA AI LETTORI

La recensione di un lettore o di un critico letterario?


“UNA MORTE SOLA NON BASTA è un romanzo corposo, intenso, ricco di personaggi e di vicende. La narrazione ci porta subito indietro nel tempo e ci immerge con forza nell’atmosfera grigia degli anni cinquanta, molto  simile a quella che percepiamo nei documentari consunti dell’epoca, metafora di una realtà che ancora brucia per le ferite della guerra appena conclusa. Ecco davanti al lettore le case diroccate dai bombardamenti, la miseria che coinvolge tutte le classi sociali, la gente che fatica a riprendersi dalle violenze subite, dallo stupro morale collettivo. Questo ritorno malinconico al passato incomincia proprio da quell’ospedale Forlanini che, con la sua architettura squadrata e “pubblica”, con i suoi cameroni, ci induce a perdere quell’intimità col nostro corpo, così come la malattia devastante cui fa riferimento. Qui avviene l’incontro e l’inizio di due storie diverse ma simili, quella di Ilaria e quella di Michela, due bambine, di cui la seconda appena nata.  Negli  avvenimenti successivi infatti le due protagoniste si perderanno di vista e vivranno vicende lontane l’una dall’altra, ma accomunate dalla sofferenza di un’infanzia derubata di tutta la sua poesia, di un’innocenza tradita e violentata anche nel senso letterale del termine. L’autrice propone in modo simmetrico ed equilibrato le due storie, che prima di convergere in un’unica storia, vengono sempre più ad impregnarsi del male, di quel male vigliacco, che colpisce i deboli, gli innocenti, nella loro intimità, difficile all’inizio da decifrare. E’ il male che abita nascosto nel silenzio delle mura domestiche e diventa poi il linguaggio di un rapporto familiare distorto ancora più lacerante perché soffocato dalla paura e dalla vergogna, ancora più crudo perché inflitto proprio da chi dovrebbe volere il bene. E’ il male come desiderio, come voluttà, come libidine, anche se abietta. E’ il male come ingiustificabile rivincita sulle frustrazioni. Daniela Alibrandi, affronta questa tematica “difficile” con la forza persuasiva e l’equilibrio della grande scrittrice. E alla fine ci presenta il male, come reazione al male, come catarsi. Un mondo intenso, raccontato in tutte le lingue, e spesso pervaso dalla rassegnazione. Ma il linguaggio crudo degli ultimi momenti di vita si apre all’improvviso nella poesia pura “s’illumina d’immenso”. Allora la morte, per l’innocente che la subisce, diventa la liberazione del corpo imprigionato in una vita grama  e rassegnata. La morte come luce e resurrezione,  come evento salvifico, in una escatologia per così dire  “immanente”. Mentre nei riguardi di chi ha compiuto il male, la morte è il termine di una parabola giustizialista e non c’è luce. In questo caso il male, costruito a tavolino, ha una sua finalità e la vittima lo subisce con le stesse modalità con cui lo ha inflitto. Ed ecco che alla fine balza evidente il significato del titolo: UNA MORTE SOLA NON BASTA.”

Bruno Brundisini

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UNA MORTE SOLA NON BASTA - Il libro

Una morte sola non basta – Il Libro


copertina-una-morte-sola-non-bastaUNA MORTE SOLA NON BASTA QUARTA DI COPERTINA

Una morte sola non basta

L’affresco di trent’anni di storia sociale e culturale d’Italia, raccontato attraverso la lente di un grande e coinvolgente romanzo (neo)realistico, come viene definito dalla critica letteraria.

Roma, anni Cinquanta. L’Italia si sta lasciando alle spalle l’orrore della guerra, e si avvia a grandi passi verso gli anni del boom economico. Due uomini si incontrano su una panchina dell’ospedale San Camillo. Due storie si incrociano per pochi minuti per poi proseguire parallele e distanti. Anni Settanta. Il sogno del “miracolo italiano” lascia il passo alle contraddizioni e ai fermenti della rivoluzione sociale e dei movimenti giovanili. Due ragazze, poco più che adolescenti, si conoscono. Segnate, ognuna a sua modo, dalla violenza e dal silenzio di chi avrebbe dovuto proteggerle, continuano a collezionare errori e profonde delusioni. Nell’amicizia che si instaura, riconoscono entrambe la possibilità di un reciproco riscatto, che porterà a un epilogo imprevedibile. Sullo sfondo, si staglia la città eterna in continuo mutamento, che con le sue atmosfere e i suoi linguaggi commenta le fragilità e le contraddizioni di un’intera epoca e del Belpaese. In una narrazione limpida, senza artifici, che si sviluppa in un crescendo ininterrotto, seguiamo Ilaria e Michela in un impietoso viaggio alla scoperta della costruzione del male, che nulla concede all’ipocrisia o all’ipotesi d’innocenza.

Pubblicato da Del Vecchio Editore nel marzo 2016

 https://www.delvecchioeditore.it/prodotto/una-morte-sola-non-basta/

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LA PAROLA AI LETTORI

Un commento che è una recensione!


A volte si ricevono dei doni inaspettati, e per un autore un messaggio come il seguente, scritto da un lettore, è senz’altro il migliore dei premi! Non ho potuto fare a meno di inserirlo nella pagina delle recensioni ai miei libri, tanto è profonda, puntuale ed emozionante l’analisi dei personaggi, dell’ambientazione e della trama di “Una morte sola non basta”. Ringrazio di cuore Giacomo Messenio, che ha trovato il tempo, una volta terminata la lettura del libro, di inviarmi un messaggio tanto coinvolgente, regalandomi quel dono spontaneo e indimenticabile che tutti gli autori sperano di ricevere dai propri lettori.

“Ho appena finito di leggere “Una morte sola non basta” e mi è dispiaciuto che sia arrivato al termine. La lettura mi aveva affascinato, coinvolto, facendomi sentire quasi fisicamente nella storia. E questo grazie alla capacità di Daniela nel saper trasferire le emozioni e la minuziosità dei particolari nel raccontare la storia. Pur non avendo vissuto nei luoghi del romanzo, mi sono sentito portare indietro negli anni con la mente e ho rivissuto quel periodo felice, spensierato della mia esistenza. La cosa che mi ha colpito molto è stata il modo sublime in cui le storie di Ilaria e Michela si sono intrecciate fino a fondersi in maniera quasi carnale. E tutto questo fatto in modo sobrio, quasi invisibile e senza ricorrere ad espedienti eclatanti per attirare l’attenzione del lettore. Per questo mi sento di dire, molto umilmente, brava Daniela! Quando si ha la capacità, come te, di esternare i propri pensieri, le proprie emozioni in un’arte (la scrittura nel tuo caso) si prova una soddisfazione ed un benessere fisico e mentale che non ha eguali. Alla prossima lettura!”

Grazie Giacomo!

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Eventi, LE NEWS

Serata indimenticabile quella di ieri 24 novembre a Ladispoli


Una serata indimenticabile quella di ieri 24 novembre presso la Biblioteca Comunale Peppino Impastato di Ladispoli. Si è svolta infatti, con il patrocinio del Comune di Ladispoli, la presentazione del mio nuovo libro “Una morte sola non basta”. Molti i partecipanti, che ringrazio di cuore per aver scelto di condividere con me un evento tanto significativo, e grande l’interesse verso i temi scottanti trattati nel romanzo. La presentaziione magnifica è stata di Vienna Marchetti, mentre le letture di Eugenia Borello hanno suscitato molte emozioni.

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E’ stato evidenziato il modo in cui nel libro si costruisce il “male”, come un veleno sottile che si inizia ad intuire anche nelle pagine che sembrano descrivere solo serenità. Sono stati toccati i vari aspetti legati all’opera, come ad esempio l’ambientazione storica e il motivo per cui viene già definita “Un grande romanzo neo-realista”. L’interesse suscitato dai diversi argomenti e dalle letture ha creato un’atmosfera di intensa condivisione. Un ringraziamento speciale va allo staff della Biblioteca Peppino Impastato per aver ospitato il mio libro “Una morte sola non basta”, ai giornalisti che sono intervenuti e alla Libreria Scritti e Manoscritti.

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Ed è stato bello parlare anche della mia attività letteraria a tutto campo, dei miei libri precedenti, dei premi letterari vinti e di come vivo il mio rapporto con la scrittura. Così come descrivere che cos’è per me l’Ispirazione, quella carezza nell’anima che mi richiama nei momenti più impensati, e come nascono in me le trame dei libri, il rapporto che ho con i miei personaggi, con i quali vivo e insieme ai quali mi muovo.
I momenti finali, quelli nei quali si ha il contatto diretto con i lettori, sono stati “magici”. Parlare con chi aveva già letto alcuni dei miei lavori e non vedeva l’ora di immergersi in questa nuova storia. L’immenso piacere nello scoprire che alcuni dei presenti venivano da lontano solo per vivere insieme a me un momento tanto importante! E non è stato facile racchiudere nelle poche parole di una dedica cosa provavo in quel momento!
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Non poteva andare meglio di così!
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LE NEWS

Emozioni forti e imprevedibili in un libro che sa parlare di ciò che è difficile sentire


Mi è sembrata una buona idea dedicare totalmente una pagina Facebook al mio nuovo libro “Una morte sola non basta”, dove ho collezionato foto, ricordi, eventi, recensioni, video e messaggi dei lettori. Il libro, pubblicato da Del Vecchio Editore nel mese di marzo 2016, sta già ottenendo molta attenzione e ottimi riconoscimenti, non solo dai recensori letterari, ma anche da quei lettori che, una volta chiusa l’ultima pagina del libro, sentono l’impulso spontaneo di scrivermi per raccontarmi le emozioni che la lettura del romanzo ha suscitato in loro. Vi invito quindi a visitare la pagina, dove troverete anche aneddoti interesssanti riguardo alla nascita del libro. E se vi piace, il vostro MI PIACE sarà importante!

https://www.facebook.com/Una-Morte-Sola-Non-basta-1665854637074596/?fref=ts

Una foto scattata negli anni '50 sulla Via Cristoforo Colombo, una via di Roma ora congestionata dal traffico, descritta anche nel libro.

Una foto scattata negli anni ’50 sulla Via Cristoforo Colombo, una via di Roma ora congestionata dal traffico, descritta anche nel libro.

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Eventi, Photo Gallery

Il ricordo di una serata speciale


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Il ricordo di una serata speciale mi è stato inviato oggi dal bravissimo fotografo che ha immortalato alcuni indimenticabili momenti della presentazione del mio nuovo libro “Una morte sola non basta”, che ha avuto luogo il 5 agosto scorso. Nelle foto che posto siamo all’interno della affascinante #LibreriadelMare, sita nelle mura del Castello di Santa Severa, insieme agli amici che la gestiscono e ad alcuni lettori. Grazie ancora per quelle emozioni!

https://www.facebook.com/Daniela-Alibrandi-Autore-108488582556510/

https://www.facebook.com/Una-Morte-Sola-Non-basta-1665854637074596/?fref=ts

https://www.facebook.com/DelVecchioEditore/?fref=ts

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LA PAROLA AI LETTORI, LE NEWS

Santo Sauro recensisce “Una morte sola non basta”


E’ difficile anche per me definire il sentimento di intima pienezza che provo quando un lettore descrive le emozioni suscitate in lui dal mio romanzo. Per me  e’ il momento più alto, l’attimo puro e incontaminato nel quale ricevo un dono inestimabile.

Dalla pagina FB della Libreria Diari di Bordo-Libri per Viaggiare

https://www.facebook.com/libreriadiaridibordo/

DIARI DI BORDO_n                                                                                                                                             I NOSTRI LETTORI RECENSISCONO I LIBRI DELLE VACANZE ACQUISTATI AI DIARI… è la volta di Santo Sauro che recensisce “Una morte sola non basta” di Daniela Alibrandi, edito da Del Vecchio.

https://www.facebook.com/Una-Morte-Sola-Non-basta-1665854637074596/?fref=ts

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RECENSIONE
Finito… anche stavolta Antonello non ha sbagliato nel consigliarmi e io, a mia volta, invoglio tutti gli amici dei Diari a metterlo nella lista dei libri da prendere!
Faccio fatica a recensire questo libro perché il tema è veramente tosto e credo di non essere in grado di argomentare senza cadere nella banalità, quindi mi limito ad aggiungere solo due righe per evidenziare che non mi ha lasciato indifferente, anzi, mi ha veramente colpito nell’anima!
Ho iniziato a leggerlo e, dopo poche pagine, avevo già voglia di metterlo via. Sentivo e prevedevo cosa sarebbe successo e rifiutavo, inconsciamente, di accettare di rivivere le vicende drammatiche di queste due bimbe! Ma, il non voler accettare che succedano queste cose non vuol dire rifiutare la realtà, si, perché di orchi e megere il mondo ne è pieno e, solo facendoli venire alla luce, li si può combattere!
Alla fine mi son preso di coraggio e ho continuato a leggere, senza non poche sofferenze e con l’angoscia di leggere, nella pagina successiva, l’ennesima schifosa bruttura su Ilaria e Michela ma, allo stesso tempo, aspettando che prima o poi, una rivalsa, uno spiraglio di luce, potesse cambiare il corso degli eventi.
Un libro che tratta un tema buio e drammatico di violenza e sottomissione di bambini e donne, scritto con una forma che non lascia nulla alla fantasia, facendo emergere l’ignoranza e stupide usanze che negli anni poco dopo la seconda guerra mondiale erano molto in voga e solo con lotte violente si è arginato leggermente ma non abbastanza per debellare questa cultura maschilista di possesso verso i più deboli e indifesi!

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Eventi, LE NEWS

Venerdì 5 agosto, ore 18,30, al Castello di Santa Severa


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Il mio nuovo libro “Una morte sola non basta”, pubblicato da Del Vecchio Editore, verrà presentato nella suggestiva cornice del Castello di Santa Severa venerdì 5 agosto alle ore 18,30. Ne parlerà la prof.ssa Velia Ceccarelli e le lettrici della Associazione Culturale specializzata in Reading “Le Voci” di Santa Marinella leggeranno alcune parti del romanzo.

All’evento, che è inserito nella più ampia programmazione degli incontri culturali estivi presso il castello medievale di Santa Severa, presenzieranno il Sindaco di Santa Marinella dr. Roberto Bacheca e il direttore del Museo Civico e della Navigazione Antica dr. Flavio Enei.

Il romanzo, che ha già ottenuto ottime recensioni, descrive la storia di una relazione profonda e complessa, che porta i segni della violenza e delle fragilità di un’epoca. Ilaria e Michela, nate negli anni cinquanta, si incontrano già adolescenti quando, in conseguenza di ciò che hanno subito durante l’infanzia, cominciano a collezionare errori e profonde delusioni. Nel coinvolgente rapporto che si instaura, nascerà il tentativo di un reciproco riscatto che le porterà a un epilogo totalmente imprevedibile. I percorsi umani dei protagonisti nascono e si sviluppano intrecciandosi con le vicende di una nazione in fermento, colta nella transizione dalla semplicità degli anni Cinquanta al folgorante e ottimistico sviluppo del boom economico degli anni Sessanta, fino alle contraddizioni e ai contrasti degli anni Settanta.

“Una morte sola non basta” è il mio quinto romanzo. Mi piace ricordare, tra i miei precedenti lavori, “Nessun segno sulla neve” (Premio Circe 2013), “Un’ombra sul fiume Merrimack”(Novel Writing 2012), “Il Bimbo di Rachele”, “La Fontana delle Rane” (Premio Perseide 2014) e l’Antologia “I doni della mente”, una raccolta di racconti brevi, alcuni dei quali vincitori di premi letterari nazionali. Alcune di queste opere sono tradotte nell’edizione inglese e disponibili all’estero. I miei due primi romanzi sono in catalogo presso l’Italian & European Bookshop di Londra.

Il 5 agosto alle 18,30 sarò al Castello di Santa Severa…vi aspetto!

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LE NEWS

“Una morte sola non basta” è ora anche e-book


UNA MORTE SOLA NON BASTA

“Una morte sola non basta” è ora anche in versione e-book. Ecco i link dove è disponibile:

http://ebook.ilfattoquotidiano.it/catalog/product/view/id/242789/

https://www.amazon.it/Una-morte-sola-non-basta-ebook/dp/B01I04C4EC/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1467810047&sr=1-1&keywords=una+morte+sola+non+basta

http://www.delvecchioeditore.com/libro/ebook/231/una-morte-sola-non-basta

https://www.bookrepublic.it/book/9788861101708-una-morte-sola-non-basta/

http://www.ibs.it/code/9788861101593/alibrandi-daniela/una-morte-sola.html

La storia commovente e avvincente di una relazione profonda e complessa che porta i segni della violenza e delle fragilità di un’epoca.

E’ 
il racconto del passaggio all’età adulta di due giovani – prima bambine e poi adolescenti – le cui storie nascono 
si sviluppano e si concludono intrecciandosi con le vicende di un’intera generazione e la Storia di una nazione in fermento, colta nella transizione dalla semplicità degli anni Cinquanta al folgorante e ottimistico sviluppo del boom economico degli anni Sessanta, fino alle contraddizioni, ai contrasti e alle ipocrisie degli anni Settanta. Ilaria e Michela condividono molte cose. Sono nate nella Roma degli anni Cinquanta e hanno affrontato entrambe la violenza di genere e non di chi avrebbe invece dovuto proteggere la loro infanzia. Si incontrano già adolescenti: hanno ormai lasciato alle spalle i sogni del “miracolo italiano” e, anche in conseguenza di ciò che hanno subìto, cominciano a collezionare errori e profonde delusioni. Nel coinvolgente rapporto che si instaura, nascerà il tentativo di un reciproco riscatto che le porterà a un epilogo totalmente imprevedibile.

Io vi auguro, come sempre, una buona lettura!DSC_0007

 

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Eventi, LE NEWS

Palermo Orto Botanico “Una Marina di Libri”


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Il mio libro “Una morte sola non basta” tra i libri di Del Vecchio Editore a Una Marina di Libri, presso l’Orto Botanico di Palermo! Che bell’effetto!!!

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LE NEWS, LE RECENSIONI, UNA MORTE SOLA NON BASTA - Le numerosissime recensioni

“Una morte sola non basta”- Recensione di Salvina Pizzuoli per Prosa e Poesia


Daniela Alibrandi – Una morte sola non basta

Recensione di Salvina Pizzuoli

UNA MORTE SOLA NON BASTA

Un incontro casuale, due esistenze, due mondi, uno popolare e l’altro borghese, nella Roma dell’immediato dopoguerra, s’incrociano su di una panchina di spalle alla pineta del Forlanini, il sanatorio, fuori dal nosocomio dove una nuova vita ha visto la luce e un’altra che vi è appena entrata è già segnata dal dolore e dall’assenza degli affetti fondanti; così il lettore, come lo spettatore di un film neorealista, viene introdotto nelle esistenze dei protagonisti: in un caso ai limiti dell’indigenza, ma dove nonostante tutto riesce a fiorire l’amore, come un fiore tra le miserie umane scaturite dall’ignoranza e dall’essere ai margini, malvissuti e derelitti, dentro quello spazio dell’anima in cui rancore e amore fanno rima; nell’altro anche chi gode di un certo benessere non per questo è immune da indigenze, sebbene affettive.

L’Autrice, la cui scrittura scorre piana e lineare lungo le pieghe del raccontato, sa avvicinare il mondo dell’Italia del dopoguerra al lettore cui diviene familiare perché sa punteggiarla di canzoni, di luoghi, di abbigliamenti, di abitudini di vita che come pietre miliari ne segnano il tempo, trascorrendo tra le deprivate realtà dei protagonisti: tre cucchiaini d’olio sono uno spreco ma l’egoistica esecuzione di qualcuno che ha la sola colpa di turbare un equilibrio di egocentrismi, lo rendono necessario; e nel rovescio della medaglia anche i meno sguarniti, i più agiati, quelli che possono permettersi di andare a Ostia e vedere il mare e che posseggono una loro automobile privata, ma anche quelli che ci si ammazzano andando a tutta velocità, non sono esenti da miserie anch’esse umane, umanissime, di solitudini e carenze affettive.

Le due storie corrono parallele in un primo momento l’una sbilanciata rispetto all’altra camuffata dentro un alone amoroso ma che lascia intuire al lettore le fasi del procedere: il dramma è nelle righe della storia che l’Autrice tratteggia sullo sfondo di quella del periodo che la inquadra e dove Roma rivive alla luce di quei ricordi che il tempo accumulato e trascorso spinge a riassaporare: pagine che la scrittrice sa dedicare alla sua città.

Nello scenario dell’Urbe che si trasforma dal dopoguerra al boom economico le due giovani protagoniste sono diventate due ragazze, infelici e sole nella realtà della propria esistenza, l’una con i suoi spettrali ricordi l’altra subendo ancora, vittime ancora: mentre all’inizio le loro giovani vite si muovevano tra l’amore e l’egoismo ed erano bersagli innocenti di menti turbate da ignoranza e presunzione di sapienza, o in un panorama che sordidamente le costringeva e stritolava, nella realtà nuova s’incontrano e si sostengono, riconoscendosi entrambe sole e bersaglio della sorte e di quegli esseri umani che per viltà avevano agito, taciuto, approfittato all’ombra di una “fede” con i suoi riti e le sue promesse.

L’autrice disegna il mondo interiore di tutti i protagonisti: tra ambiguità e grettezza emotiva le psicologie adulte, nel dibattersi di ali ferite quelle delle giovani, con le proprie risposte, di chi subisce violenze e psicologiche e corporali. Oltre ad una spiccata sensibilità il lettore attento può cogliere la ricerca e la documentazione che sono state necessarie all’Autrice per poter descrivere i moti dell’animo di chi ha sofferto tali tragedie.

Una storia cruda, dal finale imprevedibile che da una parte soddisfa nel lettore un senso di giustizia e dall’altra lascia amare e aperte considerazioni; una storia che scorre piana per una scrittura senza fronzoli e costruzioni, quasi a rispecchiare e sottolineare un procedere ineluttabile.

Interessanti le pagine che costituiscono l’Epilogo: alcuni articoli di giornale del periodo e alcune note di approfondimento: quale il nesso tra la storia narrata e il contenuto delle cronache da Il Messaggero del 6 Luglio 1973? Riportano notizie reali o un messaggio dell’Autrice?

Le note di approfondimento incuriosiscono sia chi non riesce a trovare traccia nella sua memoria di personaggi allora famosi, di locali alla moda e frequentati, di leggi che hanno segnato un punto fermo sulla tela del tempo, sia chi quel periodo lo ha vissuto: è l’incontro con vecchi amici e la possibilità di valutare avvenimenti alla luce delle conseguenze successive. “Una morte sola non basta” è infatti un romanzo che sa lasciare il segno non solo per le vicende crude che racconta ma anche perché offre la possibilità di raffrontare ieri con oggi impossessandosi di quella chiave che solo la storia e la microstoria possono e sanno comunicare: comprendere e imparare dalle esperienze degli altri, quelli venuti dal passato.

E nell’ultima pagina una foto a corollario: via Cristoforo Colombo, all’epoca una grande strada “vuota”, con tre giovani in primo piano e il palazzo della civiltà dell’Eur sullo sfondo.

Buona lettura!

 

Daniela Alibrandi – Una morte sola non basta – Del Vecchio editore, Roma 2016

Euro 19,00

S. Pizzuoli

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LA STAMPA, LE NEWS, LE RECENSIONI, UNA MORTE SOLA NON BASTA - Le numerosissime recensioni, UNA MORTE SOLA NON BASTA - Rassegna stampa

Grazia Giordani per il quotidiano L’Arena di Verona


Uno degli articoli più belli scritti su “Una morte sola non basta”

 

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LE RECENSIONI, UNA MORTE SOLA NON BASTA - Le numerosissime recensioni

“Una morte sola non basta” la recensione di Gabriele Ottaviani


“Una morte sola non basta”

                                                          di Gabriele Ottaviani

 A Mario poco importava, per ora l’essenziale era  che  Annamaria credesse che quella casa era solo per loro.

UNA MORTE SOLA NON BASTA

La costruzione di un amore / spezza le vene delle mani / mescola il sangue col sudore / se te ne rimane / La costruzione di un amore / non ripaga del dolore / è come un altare di sabbia / in riva al mare. Così, come è noto, Ivano Fossati, La costruzione di un amore. Anche il male, però, si costruisce: e non c’è spazio, in questo caso, per nessuna possibilità di assoluzione. L’innocenza è solo un’ipotesi che non si può suffragare. Non esiste ipocrisia, non c’è eventualità di equivoco. Il male si sceglie, e dal male ci si deve riscattare. Bisogna fuggire, sopravvivere, scappare e scampare. In una Roma anni Cinquanta che si sta ritirando su mattone per mattone dopo la guerra l’ospedale San Camillo è il teatro di un breve incontro tra due uomini su una panchina. Passano altri vent’anni e nell’epoca che per antonomasia si associa ai fermenti giovanili sono questa volta due ragazze a incontrarsi. A riconoscersi: negli occhi lo stesso sguardo da superstiti. È l’ora dell’amicizia, è l’ora del riscatto. Svolgimento perfetto, finale geniale, scrittura ottima: Una morte sola non basta, Daniela Alibrandi, Del Vecchio. Da non perdere.

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