2 risposte a "La scrittura è il mio rifugio, il mio tutto"

1. Carissimo Giacomo, questo tuo commento, coinvolgente, preciso e analitico mi ha regalato un’emozione particolare. Non ho potuto fare a meno di inserirlo tra le recensioni dei lettori ai miei libri, nella pagina “Cosa pensano di me”. Ti ringrazio di cuore per avermi voluto far conoscere le sensazioni provate durante la lettura di “Una morte sola non basta”. Per un autore il cerchio si chiude solo nel ritorno da parte del lettore di emozioni condivise. Un dono inestimabile!

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   7 gennaio 2017 at 19:07 Rispondi
2. Ho appena finito di leggere “Una morte sola non basta” e mi è dispiaciuto che sia arrivato al termine. La lettura mi aveva affascinato, coinvolto, facendomi sentire quasi fisicamente nella storia. E questo grazie alla capacità di Daniela nel saper trasferire le emozioni e la minuziosità dei particolari nel raccontare la storia. Pur non avendo vissuto nei luoghi del romanzo, mi sono sentito portare indietro negli anni con la mente e ho rivissuto quel periodo felice, spensierato della mia esistenza. La cosa che mi ha colpito molto è stata il modo sublime in cui le storie di Ilaria e Michela si sono intrecciate fino a fondersi in maniera quasi carnale. E tutto questo fatto in modo sobrio, quasi invisibile e senza ricorrere ad espedienti eclatanti per attirare l’attenzione del lettore. Per questo mi sento di dire, molto umilmente, brava Daniela! Quando si ha la capacità, come te, di esternare i propri pensieri, le proprie emozioni in un’arte (la scrittura nel tuo caso) si prova una soddisfazione ed un benessere fisico e mentale che non ha eguali. Alla prossima lettura!

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   6 gennaio 2017 at 20:51 Rispondi

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