COME IL TE’ NEL DESERTO
E siamo qui a cercare di sorseggiare un tè bollente nel pomeriggio rovente della città di laguna. Non è solo affetto grande, o amicizia sincera e neppure solamente stima profonda. E’ il sentimento strano e genuino che le comprende tutte, la stima, l’affetto e anche la nostalgia di chi si è e si poteva essere. E’ l’immensa vibrazione che si prova poche volte nella vita, quella inconfondibile sicurezza di essere finalmente e inequivocabilmente capiti.
E ridiamo sì, per ogni cosa detta e pensata, per quella promessa fatta tanto tempo fa di rivedersi un giorno, per riflettersi e riconoscersi al di là delle venature che segnano lo specchio.
E ridiamo per il tè bollente che riesce a farci sentire come chi lo beve nel deserto, mentre calde folate di vento festoso ci avvolgono e ci carezzano fino nell’anima.
E tu non sai più come e perché questa atmosfera è entrata nella tua vita, hai solo la certezza che non potrà mai uscirne. Per quanto ti impegni nel cercare di ricordare l’inizio, non ci riesci, e ti convinci parola dopo parola che il destino, il fato o qualche entità sconosciuta ti ha immerso nello scenario che stai vivendo. Ti senti in un emisfero dove non avevi ancora camminato. E lo fai con passi delicati, senza sorprenderti dell’imprevedibile assenza di gravità che ti permette un movimento leggero, tra i tuoi pensieri e nei tuoi ricordi, anche quelli che sembravano talmente nascosti da non poter essere più recuperati. Ci rivediamo? Sì, forse tra un anno, e non importa tra quanto, perché quella comprensione ti mancherà già tra un minuto, e cerchi di catturarla ora che l’abbraccio è forte.
Daniela Alibrandi