PREMIO WAW 2022 – WOMEN IN ART WEEK
Il convegno che si è svolto ieri presso la Biblioteca Pasolini di Roma resterà sempre uno dei momenti più belli della mia attività letteraria. Organizzato dalla Consulta della Cultura del IX Municipio, ha ospitato le protagoniste della creatività femminile in occasione della Giornata Internazionale della Donna e in ricordo di Adele Faccio e del suo imopegno politico e sociale. Lo storico del cinema Raffaele Rivieccio, nel suo interessantissimo intervento, ha reso omaggio a “Pasolini e le Donne”.





Insieme a me molte ospiti che si sono distinte in vari campi per aver supportato, interpretato e stimolato l’universo artistico, culturale, imprenditoriale femminile. Quindi è stato un onore grandissimo avere accanto attrici come Monica Nappo, che ha interpretato il personaggio di Adele Faccio nel docufilm “Il segno delle donne”, registe come Lucilla Colonna, che ha diretto il film “Festina Lente”, e molte altre personalità.
Emozionante e inaspettato il premio WAW 2022 (Women in Art Week), conferitomi quale riconoscimento alla mia carriera di scrittrice, che mi è stato consegnato dalle mani di Massimo Gazzè, presidente della Consulta della Cultura del IX Municipio. L’incontro è stato presenziato dalla presidente del IX Municipio Titti Di Salvo.




Nel mio intervento ho parlato dell’impegno letterario nel quale ho sempre voluto trattare, in trame complesse e di genere noir, la condizione della donna italiana soprattutto dagli anni Cinquanta in poi. Fino al 1946 le donne italiane non potevano votare e, negli anni immediatamente successivi, hanno continuato a vivere una sorta di sudditanza nei confronti dell’uomo e del marito. Ho ricordato, tra i dodici romanzi pubblicati, “Una morte sola non basta” (Del Vecchio Editore), che fotografa storie diverse di violenza su due bambine, nella cornice romana che va dagli anni Cinquanta ai Settanta, “Nessun segno sulla neve” (Universo Editoriale), che tratta della rivolta studentesca e dello scotto pagato dalle ragazze del Sessantotto alla ricerca della loro emancipazione, “Quelle strane ragazze”, ambientato nel quartiere romano Coppedè, che racconta dell’utilizzo del corpo delle donne come trappole di miele a fini spionistici, e “Delitti negati nei sacri sotterranei” (Ianieri Edizioni), che in una trama giallo/noir tocca il tema della violenza domestica.
Ho sottolineato come anche nelle altre trame noir non ho mai dimenticato di delineare la condizione della donna. Abbiamo infatti ricordato “Delitti Postdatati” (Ianieri Edizioni), presentato all’arena Elsa Morante la scorsa estate, che pur essendo ambientato negli anni Ottanta affonda le radici nei Quaranta rivelando il ruolo di alcune donne all’indomani dell’emanazione delle leggi razziali. In “Delitti fuori orario” (Ianieri Edizioni) ho trattato anche del mobbing verso un’impiegata, negli anni nei quali il mobbing non era conosciuto e riconosciuto.
L’evento si è concluso con un bellissimo discorso della presidente Titti Di Salvo e con le foto di rito.



Il mio ringraziamento di cuore va agli organizzatori del prestigioso incontro, che mi hanno invitato e premiato con uno dei riconoscimenti più importanti della mia carriera.



