Ieri pomeriggio sono stata ospite di un’interessante conferenza in occasione dei quindici anni dalla scomparsa di Adele Faccio. Gli argomenti trattati hanno spaziato su politica, letteratura, cultura e attualità, in un evento in cui si sono alternate personalità femminili provenienti dal mondo dello spettacolo, del cinema, della letteratura e della politica.
Posto di seguito il link alla trasmissione, dove il mio intervento è registrato a 1 ora e 20 minuti, precisamente alle ore 19,37. Anch’io ho contribuito, con i miei romanzi, ad accendere i riflettori sulla condizione della donna in seno alla famiglia e nella società italiana, nel periodo storico e sociale non così lontano dai giorni nostri, cioè dagli anni Cinquanta agli Ottanta.
“Una morte sola non basta” (Del Vecchio Editore), presentato alla biblioteca della Camera dei Deputati, in catalogo nelle biblioteche universitarie di Harvard e Yale e in esposizione alla Fiera Italiana dello Scrittore, tratta della violenza sui minori in una cornice affascinante come quella della Roma semplice degli anni Cinquanta, che diviene sofisticata nel boom economico dei Sessanta e contradditoria negli anni Settanta. Una trama coinvolgente che descrive la condizione della donna in quegli anni non così lontani.
“Nessun segno sulla Neve” (Edizioni Universo) offre una trama che nasce al giorno d’oggi, ma affonda le radici nel Sessantotto romano e racconta dello scotto di emarginazione e violenza pagato da quelle ragazze alla ricerca della propria emancipazione. Vincitore del Premio Circe 2013 il romanzo è st ato tradotto nell’edizione inglese “No steps on the snow” e della sua trama hanno parlato ben cinquanta blog letterari staunitensi.
“Quelle strane ragazze” (Youcanprint Global Distribution) ha vinto il Premio Perseide 2014 ed è in esposizione permanente alla Fiera Italiana dello Scrittore. Il libro offre una trama intrecciata e coinvolgente, totalmente ambientata nel quartiere magico di Roma, il Coppedè, all’indomani della caduta del muro di Berlino. Una storia che accende i riflettori sull’utilizzo del corpo della donna, anche come trappola di miele, nelle particolari forme di spionaggio derivate dal nuovo assetto politico europeo e mondiale.




Ma in tutti i miei scritti si possono trovare personaggi femminili che raccontano vicende delicate e a volte drammatiche, perfino nei miei thriller. In “Delitti Postdatati” (Ianieri Edizioni), Premio poliziesco Gold 2020 al concorso Gold Crime di Carlo de Filippis, presentato presso l’Arena Elsa Morante allo Human Right Festival per l’Estate Romana, ci si imbatte nel personaggio dell’anziana Luisa e in una storia forte che viene da lontano. Così nei due romanzi che definiscono la trilogia giallo noir pubblicata da Ianieri Edizioni nel biennio 2020/2021. In “Delitti fuori orario”, Premio Speciale Giallo Noir 2021 al concorso Città di Grottammare e finalista al concorso Mondadori Romanzi in cerca d’autore, si conosce Alice, dattilografa vittima di mobbig da parte dei colleghi, la cui storia si intreccia con quella di un serial killer. In “Delitti negati nei sacri sotterranei”, uscito lo scorso dicembre, invece si scoprono realtà insospettate nel mondo sotterraneo in una storia intrisa di fede e sacralità.